Segnala a Zazoom - Blog Directory

Villa di Briano – Rapina ed estorsione sull’asse Campania-Toscana. Arrestato

E’ accaduto a Villa di Briano. L’uomo è stato arrestato per rapina ed estorsione. Deve scontare la pena residua alla reclusione per reati commessi nel 2010.

 

Condannato ed arrestato per i reati di estorsione e rapina un uomo residente a Villa di Briano. I Carabinieri della Stazione di Frignano, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Napoli, ufficio esecuzioni penali, per i reati di cui sopra.

L’uomo, 42 anni, era già stato coinvolto nell’inchiesta del 2013, che condusse al blitz contro il “gruppo Russo” ed a ben diciannove arresti. Le accuse erano state di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, detenzione e porto d’armi, danneggiamento seguito da incendio, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il “gruppo” aveva deciso di fare affari in Versilia, precisamente a Viareggio, forte della circostanza che molti imprenditori della zona fossero originari del sud. Recuperate le armi, con cui venivano portate a termine le estorsioni, è stato dato il via agli arresti.

L’indagine era stata avviata nel 2010, quando la Dda di Napoli aveva intercettato alcune conversazioni, dalle quali emergeva l’intento di portare “gli affari” in Toscana. L’attività estorsiva sarebbe infatti stata condotta, nella prima fase, dagli affiliati campani incaricati di svolgere il ruolo di “messaggeri”, effettuando perciò trasferte dalla Campania alla Toscana per trattare con gli imprenditori del luogo.

«Per favore, per cortesia, il compare manda tanti saluti, vedete che potete fare.» Questa una delle frequenti “formule di richiesta del denaro”, che si legge dalle testimonianze di una delle vittime di estorsione.

In territorio toscano, l’estorsione è stata poi portata avanti anche con la collaborazione di alcuni “referenti viareggini”. Da allora, sono stati tenuti perennemente sotto controllo, monitorati una serie di spostamenti effettuati sull’asse Campania-Toscana, finalizzati alla organizzazione ed alla raccolta del denaro.

Oggi il quarantaduenne, già sottoposto agli arresti domiciliari, dovrà scontare la pena residua alla reclusione di 5 anni e 4 mesi, per i fatti commessi a Viareggio nell’anno 2010. Dopo l’arresto, è stato condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.