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Acerra: al via a settembre processo d’appello per 4 omicidi di camorra

Fissata per il prossimo mese di settembre la prima udienza dinanzi alla Corte d’Assise d’Appello nei confronti di 6 imputati ritenuti responsabili di almeno uno dei 4 delitti contestati dalla Procura.

Siamo nell’ambito della cosiddetta “faida di Acerra”, scoppiata  all’inizio degli anni 2000 per il controllo delle attività illecite nell’area compresa tra Acerra e Casalnuovo. A processo sono finito due persone di Acerra, tre di Casalnuovo ed un collaboratore di giustizia di Afragola. Il giudizio di primo grado (in data 9 maggio) portò all’ergastolo di D.T di Acerra,  U.E (gliene furono inflitti due) S.A  e A.D di Casalnuovo, 14 anni, invece, per R.V di Afragola. Il processo ebbe luogo nell’aula 114 del tribunale di Napoli dove non mancarono tra gli imputati ed i loro familiati, urla e malori al momento della lettura della sentenza, Il giorno prima delle richieste di condanna, il tribunale del Riesame aveva scarcerato due degli imputati, S.A e A.d. Successivamente sono state accolte le richieste di pena da parte di Francesco Valentini, pubblico ministero antimafia. Ai condannati all’ergastolo è stato disposto anche l’isolamento diurno.

Furono 4 gli omicidi contestati: quelli di Carmine Esposito, detto o’battlamier, Domenico De Luca, detto Mimilluccio, Gennaro Panico, detto o’mpizzat e Giuseppe D’Alessandro detto peppe o’ feroce. Le indagini dei carabinieri del gruppo di Castello di Cisterna, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ricostruirono i quattro omicidi di camorra, avvenuti tutti nel 2002, nell’ambito della suddetta faida.

Nel processo si costituiranno parte civile la Regione Campania, rappresentata dall’avvocato Anna Gulli, Il Comune di Acerra tramite Assunta Striano ed il Comune di Casalnuovo rappresentata da Giuseppe Lauri.  Sarà compito degli avvocati difensori degli imputati scardinare il quadro accusatorio nei loro confronti.