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Afragola, niente funerali pubblici per i contrabbandieri fatti a pezzi

Afragola, caso via Ferrarese: la Questura blinda i funerali

I funerali di Luigi Rusciano e Luigi Ferrara non verranno celebrati in forma pubblica. La decisione è stata presa dalla questura di Napoli. Intanto proseguono le indagini sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale antimafia di Napoli.

I corpi dei due sono stati ritrovati nel pomeriggio di giovedì: sono stati fatti a pezzi e ritrovati in due sacchi neri e sotterrati nelle campagne di Afragola, precisamente alle spalle della stazione dell’alta velocità, a via Ferrarese. I due avevano fatto perdere le loro tracce il 31 gennaio scorso quando erano stati visti per l’ultima volta nel rione Salicelle di Afragola a bordo di una Fiat Idea. L’auto fu successivamente trovata in un parcheggio con i sedili sporchi di sangue e con all’interno le carte d’identità e i cellulari.

In queste ore, le indagini si concentrano nel territorio controllato dagli Amato-Pagano. Ferrara e Rusciano -spiegano gli inquirenti- erano vicini a Pietro Caiazza, boss del contrabbando di Melito residente proprio nel quartiere Salicelle di Afragola, già da tempo  in conflitto con il sistema salicelliano che ambiva ad una gestire indipendente del business delle sigarette. Il movente del delitto potrebbe essere una partita delle cosiddette “bionde” non pagate o scomparse nel nulla.

Ieri è giunta la notizia sulla modalità dei funerali. Essi saranno sostanzialmente blindati per motivi di ordine pubblico. Questa la decisione della questura. Molto probabilmente i familiari delle vittime potrebbero fare ricorso.

Le indagini intanto si concentrano sul luogo e sugli attimi in cui è avvenuto il duplice delitto: questo è avvenuto in un luogo diverso da quello dove poi sono stati rinvenuti i corpi. I quali al momento della scoperta non erano in avanzato stato di decomposizione. Questo porta gli inquirenti a ritenere che dal 31 gennaio i due molto probabilmente sono stai prima imprigionati per qualche giorno e poi uccisi e fatti a pezzi. Il luogo della loro prigionia potrebbe essere un garage nascosto nel rione Salicelle.