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Afragola: fiamme fuoco nel sito di stoccaggio, poteva accadere una tragedia

Nel sito di stoccaggio di Afragola, scoppia l’incendio di sue cassoni. Scongiurata una tragedia.

Fa discutere la vicenda che ha interessato il sito di stoccaggio di Afragola, dove è scoppiato un incendio che avrebbe potuto rappresentare il prologo di una vicenda dal tragico epilogo. E’  bufera sulle norme antincendio. Dopo il rogo – di matrice ancora ignota, ma forse causato dall’autocombustione di materiale contenuto nei due cassoni –  è scoppiata l’ennesima polemica sulla mancanza di norme di sicurezza del cantiere. A pochi  metri dalle fiamme, infatti, era presente una cisterna contenente più di 1000 litri di gasolio per autotrazione. A mancare sarebbero le macchinette antincendio, previste dalla legge. La mancanza si è scoperta dopo che la squadra dei vigili del fuoco aveva esaurito l’acqua nel serbatoio del proprio automezzo e un pompiere si è messo inutilmente alla ricerca della  macchinetta antincendio. I vigili del fuoco sono stati così costretti a fare rientro al distaccamento di Afragola, per rifornire il mezzo e poi  tornare sul luogo per completare l’opera. L’incendio è stato contenuto anche grazie all’intervento degli uomini della Protezione Civile comunale guidati da Roberto Russo, i quali con un sistema di idrante mobile hanno fatto il possibile per contenere le fiamme. Il Segretario Fesica-Confsal, Andrea De Stasio, commenta così la vicenda – Noi abbiamo sempre fatto denunce sulla sicurezza, e per l’ennesima volta denunciamo quello che è accaduto. Tutto questo  è molto grave per gli operai –  Sulla stessa linea,  Antonio Pannone, leader dell’opposizione,  che dichiara –  Una situazione incresciosa, che conferma tutti i dati contenuti nelle nostre denunce, fatte anche con appositi esposti, a cui non sono mai pervenute risposte. Sul sito non risulta che sia stata rispettata la normativa antincendio e la prova se ne è avuta proprio con l’ultimo episodio in ordine di tempo,  che ha coinvolto cassoni fermi all’interno dell’area di deposito da circa 3 anni e che ha creato non pochi problemi anche in relazione al pronto ed efficace intervento dei vigili del fuoco. Non sono inoltre garantite le più elementari condizioni igenico-sanitarie: sia i gruppi di opposizione che i dipendenti della ditta e le organizzazioni sindacali hanno denunciato lo stato di precarietà dell’intera area in diverse occasioni, alla luce dell’immobilismo della giunta municipale  e degli uffici comunali. Insomma siamo di fronte ad una nuova, chiara attestazione del totale fallimento della politica in  materia ambientale dell’attuale amministrazione comunale che, va ad affiancarsi ai dati negativi della percentuale della raccolta differenziata e delle mini discariche che ogni giorno spuntano come funghi nel centro urbano e nelle periferie, dinanzi ai cittadini sbigottiti, costretti a pagare per la pessima qualità di un servizio, i cui costi sono anche sensibilmente aumentati rispetto al recente passato –  Fuori dal coro, il commento  dell’Assessore all’ambiente  Salvatore Iavarone che parla di responsabilità della ditta aggiudicataria dell’appalto: Il quindici di maggio abbiamo consegnato il cantiere alla nuova ditta, cioè la Go Service. Tocca a loro mettere in sicurezza il cantiere.