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Afragola, tentò estorsione al suo socio in affarri: a processo un 56enne

Decreto di giudizio immediato per un 56enne ed un 61enne di Afragola. Il secondo è un  esponente del clan Moccia, attualmente collaboratore di giustizia. L’accusa è tentata estorsione ai danni di un commerciante.

Il 56enne, A.C, si rivolse proprio al 61enne, S.S, pentito per minacciare la vittima ed ottenere le quote di un negozio. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Napoli su richiesta del pubblico ministero, Ida Teresi, appartenente alla direzione distrettuale antimafia. I fatti risalgono allo scorso novembre: i carabinieri di Castello di Cisterna riuscirono a ricostruire la vicenda di un imprenditore di Afragola minacciato da chi voleva impossessarsi della quota del suo negozio di dolciumi, situato all’interno di un centro commerciale.

I fatti risalgono alla fine del 2013: il negozio di dolciumi che l’uomo gestiva era diviso al cinquanta per cento tra lui ed il suo futuro ricattatore. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, A.C. voleva che il socio gliela consegnasse senza alcun corrispettivo, e per questo si era affidato, secondo gli inquirenti, alla malavita locale mediante S.S., attuale collaboratore di giustizia, che vantava da lui un credito di centomila euro ed era per questo pronto a collaborare: avrebbe dovuto convincere la vittima a cedere la sua attività, intestata alla moglie, finendola con intestarla alla moglie di A.C. In realtà, i due si erano già messi d’accordo per una somma (circa 100mila euro) necessaria alla cessione della restante parte di quota. Solo che colui che avrebbe dovuto pagare non lo fa e si sarebbe affidato al suddetto S.S.

Successivamente, lo stesso 56enne si sarebbe rivolto addirittura ai vertici del locale famosissimo clan camorristico.Il socio in affari di A.C., convocato dal vertice e invitato a lasciare la sua parte di società senza emolumento alcuno, prese tempo millantando una denuncia alle forze dell’ordine che, al tempo, non era stata ancora effettuata.Il timore dell’intervento delle forze dell’ordine consigliò al clan locale di ritirarsi dalla contesa, e all’uomo di poter poi effettivamente denunciare il socio e riuscire a salvarsi dalla minaccia.

Ora, il 56enne A.C sarà processato per tentata estorsione aggravata.