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Approvato il decreto “vaccini obbligatori”: il piano della Lorenzin

Dodici i vaccini obbligatori, per i bambini dai 0 ai 16 anni. Multe salate per i genitori che non rispettano l’obbligo.

Via libera del Consiglio dei Ministri al decreto legge sull’obbligatorietà dei vaccini, approvato su proposta del premier Gentiloni e della ministra della salute Lorenzin. Un risultato importante nell’ambito della prevenzione e riduzione delle patologie infettive, quello raggiunto. Di ciò è certa anche la Lorenzin che si dice molto soddisfatta. “Fino a una settimana fa un decreto del genere era impensabile”. Ha dichiarato in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”.

Non è stata cosa facile, l’elaborazione del decreto. Anche per l’opposizione di alcuni partiti e membri del governo. Prima fra tutti la ministra dell’istruzione, Fedeli, contraria all’obbligo. La stessa Lorenzin lo ha ammesso “Ho faticato tanto. Lo ammetto, è stato difficile trovare accorgimenti tecnici per arrivare a un provvedimento armonico ed efficace”. Una soluzione condivisa, trovata dopo diverse proposte di mediazione. L’essenziale era raggiungere l’obiettivo: “Fare in modo che i bambini da 0 a 16 anni siano vaccinati”.

Il decreto amplia il numero dei vaccini obbligatori, che diventano 12. Ai 4 vaccini già obbligatori per legge, ossia quelli per la difterite, tetano, poliomelite ed epatite B, sono stati aggiunti quelli per morbillo, parotite, rosolia, pertosse ed Heamophilus B.

Le vaccinazioni sono obbligatorie dagli 0 ai 6 anni, per i bambini iscritti ai nidi e alle scuole dell’infanzia. In mancanza non potranno iscriversi ad asili nido e scuole materne. Dai 6 a 16 anni sono state previste una serie di misure, dirette appunto ad assicurare il rispetto dell’obbligatorietà. In particolare sarà necessario presentare alla scuola un certificato di vaccinazione. In mancanza, sarà dovere del dirigente scolastico segnalare la situazione all’Asl. Questa provvederà a contattare la famiglia e a rimettergli un arco di tempo, entro il quale effettuare la vaccinazione.

Il mancato rispetto dell’obbligo comporta l’applicazione di una serie di sanzioni molto pesanti. Ai genitori che si rifiutano di vaccinare i proprio figli sarà comminata una multa dai 500mila a 7.500 euro. Inoltre è prevista la segnalazione da parte dell’Asl al Tribunale dei Minorenni per la sospensione della potestà genitoriale. I presidi, che non ottemperano al loro dovere di “segnalazione”, invece, possono essere denunciati per omissione di atti d’ufficio.

“Questi meccanismi circoscrivono un recinto dal quale non si esce facilmente”. Ha detto la ministra al Corriere, aggiungendo di essere certa della collaborazione dei genitori, “quando avranno l’esatta percezione dei rischi di non difendere i figli dalle malattie infettive”.  Secondo la Lorenzin, infatti, alla base dell’obiezione ci sarebbe soprattutto una “mancanza di informazione”.

La ministra non ha mancato di precisare però che in caso di necessità ed allerta non esiterà a esercitare il potere di ordinanza.

“Quando c’è un pericolo di salute pubblica, un ministro ha il diritto/dovere di agire”.