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Bersani, PD: “Gentiloni si emancipi da Renzi”

“Si può apprezzare lo stile di Gentiloni, che conosce la buona educazione, ma io lo incoraggio, col nostro aiuto, a segnare qualche discontinuità, ad affermarsi come capo di un governo che deve portarci al 2018 in condizioni di credibilità”.

Lo dice – in un’intervista alla Stampa – Pierluigi Bersani che al premier chiede “solo una cosa”: “deve dire la verità agli italiani sull’economia, poi insieme vedremo come fare. La cosa che mi disturberebbe di più sarebbe la descrizione di mondi che non ci sono. Ci vuole un discorso serio e rigoroso sullo stato del Paese”. Nelle nomine delle società partecipate – gli viene chiesto – vede lo zampino di Renzi? “Vedo – risponde – lo zampino che non c’è, quello di Gentiloni, e quello che c’è troppo poco, quello di Padoan. In diversi casi siamo nel campo dell’opinabile. E mi fermo qui, perché la materia è delicata. Dico solo ‘buon lavoro’, perché c’è di mezzo parecchio di quel che resta dell’industria italiana”.

Tornando sulla richiesta di togliere le deleghe al ministro Lotti, ricorda che “Lotti dice che Marroni (Ad Consip, ndr.) mente, e Marroni riceve la fiducia del ministero del Tesoro: uno dei due non la racconta giusta. Amerei che ci fosse un governo capace di prendere in merito una decisione”.

Bersani parla poi del nuovo soggetto politico, Mdp, di cui oggi verrà presentato il simbolo: “Non abbiamo ancora battezzato il bambino e ha già più pane che denti”, dice con una battuta. Quanto alle amministrative, “andremo con una chiave di centrosinistra, favorendo liste civiche” e di alleanze “se il Pd non fa pensate strane, se ne discute. Non c’è nessun pregiudizio purché si resti nel centrosinistra”.

(ANSA)