Black friday is coming

I saldisti DOC sono quelli che per mesi, mansueti, aspettano il 25 Novembre. Sicuri, con la calma quieta dei killer fanno la posta all’oggetto desiderato e poi, allo scattare dell’ora X, si avventano su di lui famelici come barracuda. Quest’anno scende in campo anche l’Italia. Siamo chiamati a combattere e mi riferisco maggiormente alle donne. Sono certa che daremo il meglio di noi tra quegli scaffali, alla ricerca dell’oggetto del desiderio, che ovviamente, nonostante gli sconti, dovrà superare delle prove:

-Cercare buchi con lente di ingrandimento.

-Confrontarsi con amiche.

-Provare almeno 6 volte e continuare a pensarci su.

-Mettere in dubbio lo sconto chiedendo a più commesse.

-Chiamare i Ris di Parma per trovare probabili macchie.

Il tutto per rimanere comunque indecise e valuteremo alla cassa.

Ovviamente questo è possibile quando riesci ad accaparrarti il cappotto, la borsa o la sciarpa che ormai vedevi già abbinata ai tuoi vestiti. Quella shirt che nella tua immaginazione, improvvisamente, va bene con tutto e ti domandi : ma come cacchio ho vissuto finora senza quella maglia? Cosa mettevo sopra quel jeans? Ma parliamoci chiaro, guardiamo in faccia la realtà. Il Black Friday sarà peggio dei saldi ad agosto, quando da Calzedonia cerchi il costume terza taglia finito ormai ad aprile, quando da Oysho vuoi quel reggiseno nero che non va in saldi perché è “collezione Basic”, quando tra i pantaloni da Stradivarius troverai pile di Xs e ripenserai al cornetto mangiato al mattino o gli ultimi stivaletti da Zara, ovviamente 40 di numero, per non parlare delle maglie M, che nonostante tu abbia nascosto accuratamente, nelle settimane precedenti, tra i pantaloni prèmaman, sono sconosciute al mondo della scontistica.

I saldi bisogna prenderli per quelli che sono ed essere consapevoli del fatto che se lo vuoi o non è in saldo o è finito.

Good Luck!