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Boston Celtics e Washington Wizards: ancora voi, ma non dovevate vedervi più….

In una delle due semifinali della Eastern Conference si affronteranno due squadre la cui rivalità è diventata uno dei piatti più succosi dell’intera lega sia per contenuti tecnici che per dispute verbali che per tentativi di “risolviamola alla vecchia maniera…”

Parliamo di Boston Celtics e Washington Wiizards. Delle precedenti puntate ne avevamo già parlato in in occasione dell‘ultima partita di regular season. Episodi di singole contese, botte proibite e, più o meno velati, intenti di regolare i conti troveranno terreno fertile in questa semifinale che si propone come la più interessante, secondo il nostro giudizio, delle 4 in programma. Ci concentremo in particolare sui contenuti tecnici che è in grado di offrire la sfida. Ricordiamo che gara 1 andrà in onda oggi alle 19 ore italiana.

La regular season ha visto una situazione di perfetto equilibro: due vittorie a testa con il fattore campo sempre rispettato: nessuna delle due ha mai violato nè il TD Garden nè il Verizon Center. La prima sfida fu vinta da Washington ad inizio novembre grazie al massimo in carriera realizzato da Otto Porter: 34 punti con 14/19 al tiro. Nel secondo match giocato a inizio dicembre vittoria per Boston con Wall che battibecca con Crowder. Terza sfida ancora a favore degli Wizards grazie ai 58 punti del duo Wall-Beal.Mentre nell’ultima partita i Celtics tengono la coppia a soli 35 punti totali e spengono le speranze di Brooks e compnay di raggiungere la seconda seed ad Est.

In primis Boston vedrà di fronte uno dei quintetti più equilibrati per quanto riguarda la produzione offensiva: John Wall che nel round contro gli Hawks ha viaggiato a 29.3 punti, 10.3 assist (62 in totale in questi playoffs) di media con il 52% da campo ed il 47% da tre, un offensive rating di 119 ed un offensive box plus minus di 7.4.  Letteralmente letale il suo pick and roll giocato con il buon Marcin Gortat (che viaggia sopra i 10 rimbalzi di media) per tempi e spazi di esecuzione: come accaduto nell’ultimo quarto della decisiva gara 6 ad Atlanta con due tiri piazzati da Wall dal gomito dopo pick and roll centrale con il polacco a sette metri dal canestro. Proprio la lettura di queste situazioni di gioco potrebbe essere uno dei fattori a favore di Stevens. Sarà interessante vedere se si deciderà di blitzare (poco probabile sinceramente) o mandare l’accoppiata Bradley-Horford (molto più probabile). Il giocatore decisivo in questa situazione potrebbe essere Smart: in campo da 3 con Crowder o Olynik da 4: l’istinto in difesa del prodotto di  Oklahoma State rappresenterebbe una notevole chiave di volta per Boston nell’arco dell’intera serie.  Sui mismatch sarà interrssante vedere il ruolo di Crowder: potrebbe andare lui su Beal, lasciando Morris a Olynik in modo da non soffrire il cambio di Markieff contro Green. Boston dovrà cercare ovviamente di limitare le lacune di Isaiah Thomas attraverso delle extra rotazione provando a non concedere troppo sul perimetro.  Insomma, tutta una serie di ipotesi in base ai quintetti che veranno proposti da Brooks e Stevens. Inoltre, il gemello di Wall, Beal con  24.2 punti di media ed il 46% dal campo: 53 tentativi complessivi da dietro l’arco convertiti solo per il 26%. Meglio Otto Porter jr (con il 38%) anche se con una certa fatica nel trovare il ritmo ed i tiri giusti nelle prime partite della serie. Il dato su cui si appella Scott Brooks sono 20.7 punti realizzati in transizione, di gran lunga i migliori di questo primo turno di playoff: situazione che inevitabilmente alza le percentuali realizzative: la coppia Wall-Beal che nei primi sei secondi dell’azione manda a bersaglio il 61% dei tentativi. Stevens dovrà provare a limitare la voglia di correre di Washington (un pace di 101.3 in questa PS). Quello che, dall’altro canto, preoccupa Brooks è la scarda produzione della panchina di Washington: ultima per produzione di punti (23.8), percentuale dal campo (39.8%) e penultima per rating offensivo (98.8). Bogdanovic ed Oubre se ci siete, battete un colpo…

Di contro, invece, Washington avrà una vera orchestra in grado di cambiare interpreti (come visto a partire da gara 3 contro Chicago con Gerald Green in quintetto) mantenendo sempre la stessa pelle: un gioco basato su situazioni di hand-off : Boston è una delle squadre che usa di più questo tipo di situazioni per dare inizio ai set offensivi: lungo in punto o su un quarto di campo che aspetta l’esterno, il quale letteralmente sprinta in direzione del lungo creando pick and roll laterali all ricerca del miglior spacing possibile: una delle chiavi (al di là dell’assenza di Rondo) dei 4 successi consecutivi contro i Bulls che hanno portato i Celtics a chiudere la serie sul 4-2. Situazioni di uscita dal blocco su un quarto di campo sul lato destro. Situazioni in cui o dopo un pick and roll il rollante fa finta di tagliare a canestro per bloccare proprio per l’uscita dell’esterno, o situazioni in cui il lungo si trova in punto e dopo l’hand off con il piccolo blocca sul lato destro premiando l’uscita dal blocco. In particolare questo tipo di situazione:

Qui, dopo il solito hand off di Olynik per Smart, il primo blocca per l’uscita di Gerald Green sul lato destro: separazione che permette a l’ex Miami di mettere a posto i piedi e piazzare la tripla: 18 punti alla fine con 4/7 da dietro l’arco in gara 3. Stevens potrebbe riproporre la stessa situazione con Green in quintetto e Crowder da 4. Questo però potrebbe comportare il concedere qualcosa  ed acuire uno dei problemi strutturali di Boston: la mancanza di protezione al ferro e soprattutto di rimbalzisti in grado di non offrire seconde opportunità all’attacco dei Wizards. Dall’altro canto Washington dovrà sfruttare proprio la fisicità e l’atletismo di alcuni elementi (Morris, Porter Jr e lo stesso Oubre dalla panca) per limitare il gioco di Thomas (e dello stesso Bradley) in primis provando a non pagare troppo per quantità di punti presi nel pitturato: come accaduto in gara 3 e 4 contro gli Hawsk dove Scrhoder e Millsap letteralmente banchettarono in un’area lasciata totalmente vuota.

Insomma una sfida che si misuerà sulla capacità delle due squadre di sfruttare le proprie bocche da fuoco sul perimetro e cercare di limitare quelle avversarie, oltre agli altri due fattori: accoppiamenti difensivi (potrebbero risultare decisivi soprattuto per la produzione nel pitturato) ed i rimbalzi con possibilità di seconde chance.

Pronostico finale: Boston la spunta alla settima…