Caivano, ieri in aula per la piccola Fortuna, la bimba morta nel giugno 2014 cadendo da uno dei palazzoni del Parco Verde di Caivano. Ascoltata la sua pediatra: Fortuna sognava di fare la parrucchiera.
Linda Ferraro ha spiegato alla Corte la ragione per la quale non è potuta accorgersi dei ripetuti abusi riscontrati sul corpo della piccola Fortuna. L’ultima volta che ho effettuato una visita completa a Fortuna era il 2012, quando lei aveva solo 4 anni. In quella occasione controllai le parti intime della piccola ed era tutto regolare. Ricordo di aver visitato la piccola successivamente ma per una faringite. In caso di mancanza di segnalazioni specifiche, non si procede ad una visita a livello genitale. Chicca era una bambina allegra. Il contesto in cui viveva era assai difficile ma lei era sveglia ed aveva una sua progettualità. Ricordo che mi diceva di voler diventare una parrucchiera.
In aula anche la testimonianza del tossicologo che ha eseguito la autopsia. Nel corpo della piccola – conferma il tossicologo- non vi era nessuna traccia di stupefacenti o alcool.