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Caserta – Corruzione e appalti: in manette l’ex sindaco e il fratello di Zagaria

Alle prime luci del mattino sono state eseguite nel casertano 10 misure cautelari. Diversi nomi noti accusati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione.

 

Questa mattina sono state portate a segno 10 misure cautelari nel Casertano. Un provvedimento eseguito dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Caserta, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Tale provvedimento, emesso dal gip del locale Tribunale, prevedeva la custodia cautelare in carcere, arresti domiciliari e divieto di dimora nella Regione Campania per 10 soggetti. Eseguito nelle province di Caserta, ma anche nelle province di Benevento, Catania e Terni.

Si tratta di nomi noti, impegnati in politica e non solo. I dieci in questione sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso esterno in associazione di tipo mafioso. Ancora, associazione a delinquere finalizzata alla corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e rivelazione di segreti d’ufficio, con l’utilizzo del metodo mafioso.

Il provvedimento riguarda il Piano di Insediamento Produttivo del Comune di San Felice a Cancello (Ce). In particolare, si tratta della realizzazione dell’impianto per l’illuminazione pubblica e opere da eseguire nel cimitero. Lavori da milioni di euro finite nelle mani di ditte presumibilmente legate al clan Zagaria.

I fatti risalgono al 2010: gli inquirenti avrebbero scoperto che a pilotare gli appalti sarebbero stati l’ex sindaco di San Felice con l’aiuto di altri dirigenti comunali.
Attraverso le indagini sono stati documentati numerosi eventi di corruzione, realizzati attraverso la consegna di denaro o con la promessa di sostegno elettorale da parte del clan.

Due dei provvedimenti di arresto, riguardanti l’ex sindaco e il fratello di Zagaria, sono stati notificati in carcere, dato che i due erano già detenuti.