Uomo incastrato per maltrattamenti. Era già in carcere per varie pene concorrenti, tra cui corruzione di minori, ricettazione e truffa.
Un teverolese di 32 anni è stato incastrato per maltrattamenti. Ad emettere il mandato, i carabinieri della compagnia di Teverola su ordine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord.
L’uomo dovrà scontare una pena complessiva di 6 anni, 6 mesi e 21 giorni. Su di lui pendono anche altre accuse. Si trova, infatti, in carcere a Secondigliano già dal 2015 per scontare una pena di 4 anni per ricettazione, corruzione di minori e truffa. A tale pena si sono aggiunti altri due anni e mezzo da scontare per i maltrattamenti.
Varie per lui, le pene concorrenti. I reati precedentemente imputatigli, sono stati commessi tra il 2010 e il 2011 tra Aversa e Milano. Il mandato di cattura era stato emesso proprio dal Tribunale di Milano.
Il 32enne era stato arrestato per molestie già nel 2014, ma era riuscito a scamparla. Contro di lui ora, ci sono prove schiaccianti. Minacciava con un coltello e modi eccessivamente violenti, ripetutamente e da tanto tempo, un uomo, nella sua abitazione per farsi consegnare del denaro.
I militari dell’Arma stanno portando avanti un’azione attenta su tutto il territorio per fermare le possibili situazioni di disagio e violenza.
Grazie ai carabinieri di Aversa, nei mesi scorsi, è finito dietro le sbarre un uomo di 48 anni che maltrattava la famiglia. Gli episodi (tra cui atti persecutori) si sono verificati tra il 2009 e il 2010 tra Frattamaggiore e Frattaminore. Dovrà scontare una pena di 3 anni.
Necessarie però per le indagini, sono le segnalazioni di chi subisce. Un aiuto importante arriva dal centro antiviolenza che si trova ad Aversa, nei pressi dell’ex Macello. Un grande aiuto soprattutto per le donne che sempre più coraggiose, denunciano gli atti subiti.