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Casoria: Il rimprovero di don Massimo durante i funerali di Antonio.

Ieri si sono celebrati i funerali di Antonio Ferrara, l’operaio della ditta “Casoria Ambiente” rimasto vittima di un tragico incidente nella mattina di venerdì: Antonio rimase schiacciato tra due autocompattatori. Durante i funerali a cui hanno partecipato più di 200 persone, il vice-parroco della parocchia di San Mauro, dove è stata celebrata la funzione, ha pronunciato le seguenti parole: “tutta Casoria si stringe intorno alla famiglia di Antonio. Sono di nuovo qui a parlare della stessa cosa. Un mese fa un altro operaio della stessa ditta è morto in circostanze analoghe. Poi, secondo il suo credo, lancia il suo personale monito: “preghiamo perchè ci sia più attenzione sui posti di lavoro. Bisogna essere responsabili nei confronti degli altri soprattutto sotto l’aspetto della sicurezza sui luoghi di lavoro. Nessuno dimenticherà il loro sacrificio”.

Per quanto riguarda il versante delle indagini, mentre i sindacati attaccano: “non si può scendere di casa per andare a lavorare e non tornare più”, la salma dell’operaio è stata sottoposta ad autopsia presso il Secondo Policlinico di Napoli. Gli investigatori si stanno concentrando su diversi aspetti tecnici che vanno dalla manutenzione dei mezzi all’idoneità alla guida del conducente responsabile dell’incidente ( su di lui c’è un avviso di garanzia per omicidio statale notificato dalla Compagnia di Casoria) fino ad arrivare al 118 che quella mattina trasportò la vittima in una clinica di  Acerra: Villa dei fiori. Si indaga anche sugli eventi accaduti proprio presso la clinica: Ferrara si trovava sulla barella quando è deceduto.

Coinvolta nelle indagini la stessa ditta. Al vaglio della Procura ci sono le responsabilità di capi,dirigenti e funzionari al seguito delle due morti avvenute a distanza di un mese.