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Commento razzista di Andrea Manfrin della LegaNord: il “clandestino” però è italiano

Il leghismo è il suicidio dell’intelligenza, dicono dalla pagina Abolizione del suffragio universale, e non posso certo dargli torto considerate soprattutto le ultime notizie che arrivano dalla padania.

Poche ore fa infatti, Andrea Manfrin un consigliere comunale  della Lega Nord ad Aosta, ha definito “risorsa boldriniana” un uomo di colore che da diversi anni è a tutti gli effetti un cittadino italiano. È sufficiente avere la pelle scura per guadagnarsi le offese di quelli che si sono guadagnati qualche posto in Parlamento chiedendo la secessione della padania sulle note di “vesuvio lavali col fuoco” e che oggi invece, se ne vanno in giro per il Sud Italia ad elemosinare qualche voto. Tra  sottintesi maliziosi Andrea Manfin, punta il dito contro un uomo di colore che va in giro per la città a bordo di  un hoverboard, ponendo l’accento sul costo del veicolo –a suo dire non accessibile ai valdostani- con l’intento di alimentare, ancora, l’odio razzista su cui, quelli della lega, hanno fondato il proprio programma politico.  Questa volta però l’eminente cervellone della padania  ha fatto fiasco perché, quello che credeva essere  un  «richiedente asilo» in realtà è un cittadino italiano a tutti gli effetti, sposato e con figli.   L’uomo della foto è stato riconosciuto dalla cognata che senza mezzi termini, ha sottolineato la grande figuraccia del consigliere leghista.

Comunque è mio cognato- si legge nel commento- è sposato legalmente ed ha un bellissimo bambino a cui, non farà certo piacere leggere certi commenti in rete.

Resosi conto della brutta figura, il valoroso discepolo di Matteo Salvini, ha immediatamente rimosso il post, ma sui social lo screenshot è diventato virale e  in 15 ore ha raggiunto oltre 200 condivisioni di critica, tra le quali quelle del sindaco di Aosta, Fulvio Centoz (PD).