Cyberspionaggio, Occhionero interrogato da PM nega accusa

Interrogato nel carcere di Regina Coeli dal pm, Giulio Occhionero ribadisce di non aver spiato mai nessuno e anzi si considera una vittima della polizia postale: “Sono loro che hanno spiato me”, dice davanti a Eugenio Albamonte, il magistrato titolare dell’inchiesta sul cyberspionaggio che ha portato all’arresto dei due fratelli Giulio e Francesca Maria.

L’ingegnere nucleare nega agli inquirenti qualsiasi informazione sulle società estere di sua proprietà sospettate di aver utilizzato illecitamente informazioni da lui hackerate.

La procura attende ora che la guardia di finanza completi le verifiche sulle società estere, Gran Bretagna e Malta, riconducibili ad Occhionero, prima di avviare rogatorie internazionali.

Nel corso dell’interrogatorio l’indagato avrebbe ribadito anche la volontà di interpellare Viminale e Farnesina per denunciare quelli che, a suo parere, costituirebbero comportamenti irregolari da parte della polizia postale.

(LaPresse)