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Emiliano: Il PD è diventato il partito dei banchieri

“Non possiamo lasciare chi soffre, chi è stato impoverito dalla crisi economica e dalle tasse alla merce’ degli oratori di piazza, degli arruffapopoli. Dobbiamo essere vicini alle persone, difendere chi non conta nulla, dedicarci ai luoghi di sofferenza”.

Lo afferma in una intervista a ‘La Stampa‘, il governatore della Puglia, Michele Emiliano, secondo il quale “esiste pure un populismo intelligente, concreto, non velleitario che una volta esprimevano partiti come il Pci e la Dc.
Le loro sezioni erano luoghi dove non si facevano solo le liste elettorali. Si studiava, si insegnava a leggere a scrivere a chi non poteva andare a scuola, si discuteva e si faceva solidarietà. È ovvio che questo mondo non può tornare, ma è necessario ricostruire il senso di una comunità politica”.

Secondo Emiliano, il Pd “è diventato il partito dei banchieri, dei finanzieri, dell’establishment. Un partito interessato solo ai potenti e non al popolo. Il governo Renzi ha usufruito di una grande flessibilità dall’Europa ma non ha saputo utilizzarla per invertire il ciclo economico”.

Quanto alle ricette possibili “bisognerebbe riagganciare la formazione scolastica ad un percorso che porti alla certezza del lavoro. Lo Stato dovrebbe stringere accordi con le imprese affinché queste assumano almeno i più meritevoli. É quello che fanno le università private con le aziende”.

Emiliano spiega anche che la sinistra deve cavalcare il tema della riduzione della pressione fiscale. “Chi lo ha detto che sia un tema dei populisti e della destra? Attenzione però agli slogan e far finta che non ci sia un problema di debito pubblico. Si può abbassare la pressione fiscale riducendo i costi della Pubblica amministrazione. Vanno garantiti i diritti essenziali come la salute, la giustizia, la formazione, la sicurezza, ma se una multinazionale deve dirimere una complessa procedura, ad esempio di verifica ambientale, perché non dovrebbe pagare di tasca propria il servizio che gli offre la Pubblica amministrazione?”. Circa il reddito di cittadinanza Emiliano si dice “d’accordo, solo per i casi di povertà assoluta”.

Così come ritornerebbe all’articolo 18 sui licenziamenti modificato dal Jobs act. “Sarebbe cosa sacrosanta ripristinarlo ed estenderlo a tutte le aziende. Non si può distruggere la vita di una persona, licenziandola senza giusta causa e dandole una manciata di soldi”.

(AGI)