Furbetti del cartellino. Maxi-blitz a Napoli. 55 arresti all’ospedale Loreto Mare [VIDEO]
Assenteismo all’ospedale “Loreto Mare” di Napoli, 94 indagati, 55 arresti. Una maxi operazione dei carabinieri del Nas, dopo una lunga e complessa indagine durata due anni, ha portato all’accertamento di un sistema in grado di organizzare un diffuso assenteismo.
Tra gli arrestati ci sono medici, tecnici di radiologia, infermieri specializzati, operatori sociosanitari e impiegati amministrativi; persone assunte in un ospedale di frontiera, con un grande bacino di utenza e uno dei pronto soccorso più frequentati del capoluogo campano.
Proprio per questo il gip Pietro Carola, firmatario della misura cautelare a carico di 55 dei 94 indagati per assenteismo nell’ospedale Loreto Mare, il problema lo ha chiaro. Togliere decine di unità di personale operativo a un nosocomio fondamentale per il territorio accrescerà il “disastro sociale” in cui versa la Sanità campana, con “una situazione gravissima” di disagi “per la persistenza di carenze di fondi, di personale e di mezzi”. Ma scrive, nelle 238 pagine dell’ordinanza, che quei dipendenti infedeli vanno arrestati perché hanno
“una personalità incline a trasgredire i più elementari doveri di correttezza e legalità”, e l’arresto è “una misura idonea a evitare il rischio di reiterazione del reato”.
Tra gli arrestati vi sono alcuni sindacalisti di Cgil, Cisl. Uil, che – secondo fonti interne dell’ospedale – sarebbero stati coinvolti nella gestione dei badge marcati abusivamente. E, nonostante il divieto di parlare, imposto dalla direzione sanitaria, qualche lavoratore si lascia sfuggire un commento:
”Tira una bruttissima aria – dice all’ANSA un anziano infermiere – oggi nei reparti ci sono dei vuoti”. Ma si sapeva dell’assenteismo massiccio tra di voi? “Certo che si sapeva” risponde. Chi si assentava soprattutto? “Medici, infermieri, amministrativi, tutti”. Per l’ intera giornata? ”No. Per qualche ora” Nonostante il divieto di parlare, imposto dalla direzione sanitaria, qualche lavoratore si lascia sfuggire un commento.
La dinamica del misfatto viene ripresa dalle telecamere. Uno ha il giaccone blu, l’altro un bomber con una striscia bianca in fondo. Sono loro a gestire un ‘pacchetto’ di 20 badge di colleghi, e li strisciano con cura nella macchina marcatempo, guardando bene che nel corridoio non ci sia nessun testimone scomodo. Uno dei due a volte tiene la porta aperta e sbircia mentre l’altro compie l’operazione truffaldina. Altre volte si allontanano dopo la prima ‘strisciata’ per poi tornare a passare un altro tesserino magnetico nella macchina.
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