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Giovani afroamericani nel mirino degli agenti Usa: 9 volte più di altri

I maschi afroamericani di età compresa tra i 15 e i 34 anni rappresentano il 15% di queste morti, nel 2015

Roma – Un giovane afroamericano ha nove volte più probabilità di essere ucciso da un agente di polizia rispetto a un cittadino statunitense di qualsiasi altra etnia. E non importa se negli Usa la popolazione nera è appena il 2% del totale: i maschi afroamericani di età compresa tra i 15 e i 34 anni rappresentano il 15% dei casi di omicidio per mano di agenti della polizia avvenuti nel 2015 ancora sul tavolo degli degli investigatori. Un numero cinque volte più alto di quello dei loro coetanei bianchi.

L’impressionante statistica emerge da uno studio messo a punto dal Guardian e basato sulle informazioni rilasciate dall’Fbi. In totale lo scorso anno gli agenti di polizia statunitensi hanno ucciso 1.134 persone, tra cui 300 afroamericani di ogni età.

In particolare la percentuale di vittime nere del 2015 è il doppio rispetto alla media di bianchi, ispanici e nativi americani. Non solo: il 25% degli afroamericani uccisi era disarmato contro il 17% dei bianchi.

Dai dati sulla mortalità negli Stati Uniti emerge, inoltre, che un decesso su 65 di giovani afroamericani è stato causato dagli spari della polizia.

Secondo lo studio sono i poliziotti californiani quelli dal grilletto più facile con 210 omicidi nel 2015, seguiti da quelli texani con 110. Più pacifici gli agenti newyorchesi che hanno aperto il fuoco fatalmente ‘solo’ 25 volte. Il North Dakota vanta invece il primato con un solo incidente.

(AGI)