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Gli intrighi di Marra e Romeo, che con Raggi hanno fatto ‘fortuna’

Potremmo davvero scriverci un libro su ciò che sta avvenendo a Roma. Uno di quei gialli ricchi di intrighi di palazzo e coltellate alle spalle.

La Roma di oggi, quella che viene fuori dalla indagini nell’epoca della post-verità e delle giurie popolari potrebbe essere una vera e propria riproduzione volgare della Prima Repubblica. Restando a la Repubblica (stavolta il quotidiano) riportiamo ciò che scrive proprio a proposito dei rapporti tra Marra e Romeo:

“Le chat depositate al tribunale del Riesame per la richiesta di scarcerazione di Raffaele Marra (ex capo del personale capitolino, in carcere dal 16 dicembre per corruzione), dipingono un quadro inquietante. Nelle intenzioni degli inquirenti, servivano a dimostrare lo strapotere di Marra e a spiegare per quale motivo il costruttore Scarpellini avesse deciso di pagargli ben due appartamenti”.
In realtà, svelano qualcosa di più. Raccontano l’ascesa di Mr. Polizza, Salvatore Romeo, l’ex capo della segreteria politica di Virginia Raggi, e di Mr. Affari Immobiliari, Marra, appunto. Si erano conosciuti al dipartimento Partecipate. E hanno deciso che meritavano miglior fortuna. L’hanno fatta con Virginia Raggi”.

Ma – come riportato dal giornale romano sopra citato – “gli intrighi cominciano molto prima della elezione”. Durante la campagna elettorale, Romeo contatta l’amico Marra per segnalargli la partecipazione del competitor della Raggi, Roberto Giachetti, ad una trasmissione televisiva e scrive:

Guardala. Dobbiamo trovare qualcosa per sputtanarlo. Scava anche nel suo passato”.

Dopo la vittoria, per i due arriva il momento  di lavorare sodo, a ritmi serrati, per conseguire la tanto ambita “fortuna” che ha fatto da ostetrica alla loro amicizia. La stessa Virginia Raggi, ha spiegato  al procuratore aggiunto Paolo Ielo e al sostituto Francesco Dall’Olio che fu Romeo a presentargli Marra come

“Uno che conosceva benissimo la macchina amministrativa”.