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Grillo ammicca ai cattolici. M5S alla messa del Cardinale.

Grillo non lascia anzi raddoppia. Le parole del segretario di Stato Parolin sul M5S che si è autodefinito “veri francescani” (“Non vedo nessun partito politico che possa identificarsi in quel modello”), non frana l’avanzata cinquestelle alla ricerca di un posto al sole nell’olimpo cattolico.

Ieri un emissario, il consigliere pentastellato Andrea Liberati di Beppe Grillo era presente in prima fila alla messa del Cardinale Parolin, presenza che ha suscitato un che di inquietante soprattutto per le voci che vorrebbero un possibile incontro tra Grillo e gli esponenti della Santa Sede.

Grrllo però ha smorzato gli entusiasmi smentendo un incontro tra con la Chiesa soffermandosi sul rapporto con i francescani:

“Il rapporto che ho io con i francescani è quasi di missione professionale, perchè uno dei più grandi francescani è stato Luca Pacioli, francescano del ‘500, braccio destro di Leonardo da Vinci, che ha inventato la ragioneria: essendo io ragioniere, mi sembrava doveroso rendere omaggio al più grande ragioniere della storia.”

Movimenti accerchiatori, comunque di Grillo, per ingraziarsi le simpatie della Santa Sede, alleato cruciale per le prossime elezioni.

Il leader del M5S ha però anche analizzato la questione intercettazioni:

” La verità è sempre nel mezzo. se c’è un intercettazione c’è una procedura approntata da un Pm o da un giudice, è giusto. io non ho alcun problema ad essere intercettato. Però capisco che ci siano problemi ad essere sparati sui giornali”.

Grillo ha anche ironizzato sulla eventuale nascita dell’asse Berlusconi – Renzi:

“Parliamo dei viventi, parliamo di cose normali. Noi abbiamo già proposto la nostra visione sella legge elettorale, poi non sono io il politico cui dovete chiedere queste cose”.