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Ibiza e la profezia di Siani: napoletani in rissa selvaggia per uno sguardo di troppo

Ibizia come vero e proprio teatro di battaglia. Due gruppi di napoletani, residenti in provincia, hanno dato vita ad una sorta di regolamento di conti sull’isola. Evidentemente il clima di vacanza e gli effetti del caldo non hanno avuto la meglio sul desiderio di rimarcare il territorio anche in terra iberica.

Il tutto, a quanto pare, è partito dal classico “ma stai guardando?”, frase tipica pronunciata come preludio a quello che poi sarà. Come riportato da INTERNAPOLI.IT e stando a quanto postato su Facebook (e poi successivamente cancellato) da uno dei giovani aggrediti, ieri sulla spiaggia del Bora Bora sono volati calci, schiaffi tra napoletani. Nello specifico ad essere stato aggredito per futili motivi è stato un giovane di Sant’Antimo.

AdvertisinginIl giovane si trovava nella notissima spiaggia di Playa d’en Bossa quando è stato accusato da alcuni coetanei provenienti da Casoria di guardare troppo intensamente verso di loro. “Ma stai guardando!? – ha più volte urlato in dialetto uno di loro all’indirizzo del ragazzo. Quest’ultimo non ha avuto neanche il tempo di rendersi conto, che è stato spintonato e schiaffeggiato dal branco. In pochi attimi però il personale addetto alla sicurezza ha sbattuto fuori il gruppetto ed anche a vittima, che ne frattempo è stato raggiunto dai suoi amici di Sant’Antimo e Frattamaggiore. Spiegato loro quanto accaduto poco prima, è scattata la vendetta. Sulla pubblica via è scattata una rissa tra i due gruppi, che se le sono date di santa ragione. Per alcuni istanti la situazione è apparsa irreparabile, ma  grazie soprattutto all’intervento di un gruppo di Pr italiani che gravitavano da quelle parti la situazione è stata riportata, con fatica, alla calma.

Non è la prima volta che Ibiza è sede di risse tra connazionali: lo scorso mese di luglio i protagonisti sono state i panzer tedeschi. Resta da rimarcare come il turismo, una delle prime industrie dell’economia spagnola, sia addirittura diventata una sorta di problema: una vera e propria “turismofobia” come ribattezzato da El País: situazioni di degrado, note le “situazioni” createsi a Magaluf sull’isola di Maiorca ad esempio, che hanno spinto a proteste pubbliche, da parte di alcuni gruppi radicali, come accaduto a Valencia e nelle Isole Baleari. Mentre a Barcellona, la sindaca Colau viene accusata dall’opposizione di aver fomentato l’odio verso i turisti da parte della cittadinanza catalana: la città principale della Catalogna viene presa letteralmente d’assalto nei mesi estivi in particolare da turisti inglesi, i cui comportamenti non sono propriamente irreprensibili.

L’episodio più eclatante di questa “turismofobia” è l’attacco di quattro persone “incappucciate” contro un bus turistico lo scorso 27 luglio. Episodio accaduto proprio a Barcellona.