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M5S-Processo firme false, La Rocca: errore dovuto all’ignoranza

È partita questa mattina al Palazzo di Giustizia di Palermo, l’udienza preliminare per i 14 indagati nell’ambito dell’inchiesta firme false del M5S alle amministrative del 2012.

È  iniziata questa mattina davanti al gup Nicola Aiello l’udienza preliminare a carico di 14 persone nell’ambito dall’inchiesta firme false del MoVimento5Stelle per le Comunali 2012. La Procura ha annunciato l’integrazione delle dichiarazioni delle 1.200 persone che firmarono a sostegno della candidatura dell’allora candidato Sindaco  M5S, Riccardo Nuti, quest’ultimo rischia di andare a processo insieme a  Giulia Di Vita, Claudia Mannino, Samantha Busalacchi, Pietro Salvino (marito di Claudia Mannino) e Riccardo Ricciardi (marito della deputata Loredana Lupo).
I capi di imputazione sono sostanzialmente due e riguardano la falsificazione delle  firme e l’autenticazione di queste.  La Digos, nell’ambito delle indagini,  su richiesta del Procuratore aggiunto Dino Petralia, ha convocato i  firmatari della lista che hanno disconosciuto la firma a seguito anche di una perizia grafologica ha confermato i falsi. Stando a quanto dichiarato da Claudia La Rocca –che ha deciso di collaborare con i Magistrati– nella sede del meetup di via Sampolo, in quel 2012 venne organizzata una vera e propria squadra per ricopiare le firme sui moduli. La Deputata,  nella notte  che ha preceduto il Processo ha fatto sapere tramite social,  che continuerà a collaborare con la Magistratura e che racconterà dell’errore dettato dalla ingenuità e dalla ignoranza di alcuni ragazzi che credevano in un sogno.