Banche, cunicoli sotterranei, volti coperti e artiglieria pesante: sembra l’inizio di un romanzo di De Cataldo ambientato nell’Italia degli anni ’80 e invece, è il racconto di una Napoli dei nostri giorni, vittima, ancora una volta, di raid criminali.
Erano circa le 14:00 di ieri quando 3 criminali a volto coperto, mediante alcuni cunicoli sotterranei che collegano i bassi del centro storico a diversi istituti bancari, si sono introdotti nella sede della Banca Popolare di Novara di via San Carlo –a pochi metri dal Comune di Napoli– con lo scopo di saccheggiarla. Il fatto si è consumato con estrema rapidità. Una volta dentro, i tre uomini hanno rinchiuso in una stanza il personale dipendente e i clienti della banca e, sotto la minaccia di armi pronte a sparare, hanno costretto il direttore dell’Istituto ad aprire la cassaforte. Arraffato il ricco bottino da 42mila euro, i tre hanno fatto perdere le proprie tracce dileguandosi attraverso gli angusti cunicoli. Le forze dell’ordine, giunte celermente sul posto, hanno dato il via alle indagini. La stagione della banda del buco –così è chiamata dagli inquirenti- sembra non voler terminare. Pochi mesi fa infatti, i Militari dell’Arma scoprirono una fitta rete di cunicoli che dai bassi del centro –quartier generale della banda- conducevano a diverse banche della Città. In quell’occasione, i Militari rinvennero diverse armi da fuoco e un grosso quantitativo di cartucce.