Una aggressione brutale quella che, giovedì sera, ha subito il giornalista Stefano Andreone. Lo hanno picchiato in tre in un bar di Cardito, città dell’hinterland partenopeo.
“Adesso ti facciamo fare un altro scoop”, questo gli hanno urlato mentre lo pestavano con calci e pugni alla testa e su tutto il corpo. Gli aggressori hanno agito a volto scoperto, senza alcun timore di essere riconosciuti, nonostante nel bar vi fossero diverse persone.
Un episodio di una violenza inaudita, che ha colpito non solo Stefano Andreone, ma l’intera categoria dei giornalisti napoletani, soprattutto quelli che impugnano quotidianamente penna e videocamera, spinti da una smisurata passione per la verità e dalla voglia di raccontare le illegalità presenti sul territorio, proprio come faceva Giancarlo Siani.
Per questo motivo, è doveroso non sottovalutare quanto accaduto ed è necessario non lasciare solo Stefano. L’intera redazione di Lineapress è dalla sua parte e siamo certi che questo valga, non solo per i colleghi giornalisti, ma per tutti i cittadini onesti che sperano in una realtà diversa da quella che vivono quotidianamente. Una realtà in cui, ognuno possa sentirsi libero di denunciare le piccole o le grandi illegalità, senza mettere a rischio la propria vita.
Nel sottolineare nuovamente la nostra vicinanza a Stefano vi invitiamo a seguire il suo giornale e la pagina facebook MET News.
Ecco il video – girato all’esterno del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Frattamaggiore “San Giovanni di Dio” – in cui il giornalista, in prima persona, racconta ciò che ha vissuto.