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Omicidio Salvatore Gala, nuove ipotesi: c’era più di una persona sul luogo del delitto

Proseguono le indagini sull’omicidio di Salvatore Gala, ritrovato morto nel suo negozio a via Merolla a Maranno: stando alle ultime ipotesi sul luogo del delitto era presente più di una persona. Gli investigatori stanno indagando sulla vita del gioielliere ucciso e su eventuali rapporti nel circuito della ricettazione di oggetti preziosi.

Il precedente episodio aveva vista la cattura del presunto assassino, Maurizio De Faenza, il quale però si era dichiarato innocente durante il primo interrogatorio. Durante la perquisizione nella sua abitazione, inoltre, non sono stati trovati tutti i gioielli trafugati durante la rapina. Le prove al momento si soffermano sugli stessi preziosi contenuti nella cassaforte del negozio e rinvenuti nella sua macchina insieme alle chiavi della macchina di Gala. I preziosi sono stati riconosciuti da un ex commesso della gioielleria.

Ora ci sarebbero le nuove ricostruzioni della Scientifica: parlano di una lotta prima del colpo fatale alla nuca con tracce compatibili di uno scontro avvenuto con più di una persona. Si cerca, quindi, una seconda persona che potrebbe aver partecipato all’atto predatorio ed al conseguente delitto, la cui dinamica è ancora tutta da chiarire. Una situazione di zona grigia che ha spinto gli inquirenti ad investigare anche sul passato di Gala alla ricerca di eventuali contatti con la criminalità locale: c’è la possibilità che i colpevoli si siano recati nella gioielleria per intimorirlo: la lotta ha in sostanza innescato l’omicidio.

Tutte ipotesi che devono, però, ancora trovare conferma. Nuovi sviluppi sono attesi nelle prossime settimane.