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Parigi Roubaix 2017 : nell’inferno la spunta Van Avermaet

Il campione belga vince la sua prima “pietra”

Alla fine l’ha spuntata lui, Greg Van Avermaet, classe 85 e campione olimpionico in carica. Era tra i favoriti, tra i passisti considerati più in linea, per caratteristiche fisiche e mentali, incidenti permettendo, con gli alti standard richiesti da questa storica , immensa corsa.

In una gara che, come sempre, è stata segnata da incidenti e forature sul pavè, il belga si è mosso in maniera perfetta grazie a diversi fattori : in primis la fuga di Oss (suo compagno di squadra) che si stacca in testa facendo saltare tutte le tattiche delle squadre avversarie; la foratura di Peter Sagan nel suo primo tentativo di fuga ed il successivo problema alla ruota posteriore che praticamente ne compromette la gara.

Tom Boonen, altro favoritissimo, è costretto ad esaurire tutte le sue energie per cercare di riprendere il gruppetto di Oss, non riuscendoci e spianando di fatto la strada proprio a Van Avermaet che si ritrova in testa con Stybar e Langeveld a -25km, per poi concludere la gara al Velodromo di Roubaix con un grande scatto in volata.

Il campione belga  ha meritato questa vittoria e dato una dimostrazione di carattere, rialzandosi dopo una brutta caduta e spendendo tantissimo per riprendere il gruppo dei favoriti. Ciò nonostante ha mantenuto la lucidità e saputo approfittare degli imprevisti “classici” del cosiddetto “Inferno del Nord”.

Da segnalare l’immensa prova del nostro 22enne Gianni Moscon, Team Sky, che si è ritrovato nel Velodromo con i migliori e ha chiuso quinto. E’ nato un talento.

Chiude invece la carriera non riuscendo nella storica impresa di vincere la sua quinta Roubaix, Tom Boonen, che termina la gara al 13esimo posto, ma va bene così, ci mancherai campione.