E’ dal 2015 che la provincia di Caserta sta attraversando un periodo difficile a livello finanziario, ora a risentirne potrebbero essere le scuole.
All’ultimo Consiglio provinciale di Caserta svoltosi si è parlato della disastrosa situazione delle casse dell’Ente, in dissesto dal 2015. Presenti al Consiglio c’erano lavoratori, sindacalisti, dirigenti scolastici, studenti e alcuni sindaci della provincia.
A fare il quadro della situazione drammatica è stato il presidente Silvio Lavornia. Questi ha ammesso che, se il governo non applicherà in tempo utile il decreto salva province, le conseguenze negative saranno inevitabili. Per salvare la situazione servirebbe una norma ad hoc per la Provincia di Caserta.
«Il Governo – ha dichiarato il presidente Lavornia – deve ridarci i soldi prelevati con le legge Delrio. Il decreto ”salva province”, la cui approvazione è slittata al 7 aprile, salverà altre Province che hanno situazioni gravi ma non basta per Caserta, dove siamo al collasso». Difatti, le casse della provincia sono ormai vuote. Addirittura non vi sono fondi per garantire i servizi minimi nelle scuole superiori, circa cento.
«Non siamo più in grado di garantire nessuno dei servizi erogati dalla Provincia», ha aggiunto il presidente Lavornia. «A partire dalla manutenzione dell 96 scuole superiori e quella dei 1500 chilometri di strade di competenza provinciale». La situazione, insomma, così come presentata, è veramente drammatica.
Queste dichiarazioni del presidente Lavornia hanno preoccupato molto. La provincia spera in un salvataggio in corner al fine che non si creino danni irreversibili. Si teme sopratutto per i giovani studenti che quest’anno dovranno affrontare l’esame di stato.