Roma- le dimissioni di Berdini spaccano il MoVimento5stelle

Berdini spacca il MoVimento5stelle

A Roma, il MoVimento5stelle sembra tornare indietro nel tempo, a quando  nel  settembre 2016 il primo assessore al Bilancio della giunta Raggi, Marcello Minenna, si dimise dall’incarico condannando l’amministrazione ad una pericolosa fase di stallo. Con le dimissioni con riserva di Bernini, sulla Capitale, torna lo spettro dell’immobilismo e nel MoVimento5stelle si genera una netta frattura tra i contrari e i favorevoli alla uscita di scena dell’assessore all’Urbanistica.

 Berdini rappresenta una garanzia contro la cementificazione e l’abuso del suolo.

Dice su Facebook il Senatore Paola Nugnes. Mentre Marcello De Vito, presidente dell’assemblea capitolina e pezzo da ’90 del MoVimento5stelle, spiega che una forzatura da parte del MoVimento potrebbe rivelarsi un boomerang.

Al netto delle frasi volgari – dice De Vito a Virginia  Raggi – Berdini ha detto la verità: ti eri circondata da una cricca sulla quale non è mancata una tua autocritica. Se lo cacci adesso sembrerà una reazione stizzita che rischia di generare un clima infernale. Ci accuseranno di aver allontanato il nemico dei palazzinari, soprattutto se chiudiamo l’accordo sullo stadio di Roma.

Virginia Raggi, sembra invece decisa nella sua posizione: non vuole più vederlo. Le anime interne del MoVimento non riescono ad unirsi né sui nomi, né sulla strategia per rimpiazzarlo. Gli assessori “forti” della Giunta Capitolina, Bergamo e Frongia, hanno ciascuno un proprio candidato:  Guendalina Salimei– assessore in pectore dell’aspirante Sindaco Fassina– sarebbe il nome del vicesindaco, mentre invece il responsabile dello Sport sponsorizzerebbe due suoi fedelissimi, l’avvocato Emanuele Montini  -ex rutelliano- e Francesco Sanvitto -attivista del M5S-.
Intanto, in Campidoglio comincia  il tam-tam dei “No Grazie” infiniti. Il primo della serie, è stato il professore Carlo Cellamare, superfavorito del MoVimento che avrebbe potuto riconciliare le parti.