Mentre le fiamme spazzano via interi ettari di terra della pineta di Castel Fusano, nelle stanze dei palazzi si consuma il solito tam-tam di accuse e responsabilità. Il MoVimento5stelle parla di una cospirazione “Probabilmente – dichiarano Ferrara e Di Pillo– il nostro lavoro sta dando i suoi frutti e comincia seriamente a dare fastidio a tutti coloro che, nel recente passato, hanno sguazzato nel torbido e hanno pascolato fra interessi criminosi e malavita organizzata“.
Ma Verdi e PD non ci stanno e rispondono ai 5stelle con dati alla mano: C’è da chiarire anzitutto,
circa la competenza dell’area, che il Sindaco Virginia Raggi ha mentito –dice il Verde Angelo Bonelli– di Castel Fusano se ne deve occupare il Comune, non la Regione. In un mese e mezzo a Castel Fusano si sono registrati 15 roghi. Il Sindaco Raggi aveva il tempo di organizzare al meglio il servizio di prevenzione antincendi. In base al D.M. del 29 marzo 1996 infatti, la gestione di Castel Fusano è affidata al Comune, il quale ha il compito di attuare un piano di prevenzione incendi. Ad oggi inoltre, il servizio giardini dispone di sole due autobotti da circa 5.000 litri l’una, per mille ettari di pineta e, la piazzola aperta nel 2005 per lo stazionamento di un elicottero con annessa vasca antincendio all’interno della macchia verde di Ostia, si è trasformata in una discarica a cielo aperto. Nonostante questo però, pochi giorni fa il Sindaco Capitolino ha aspramente rimproverato la protezione civile per la tempistica degli interventi, ma i responsabili del corpo fanno sapere che le unità impiegano 120 secondi per sorvolare la boscaglia che bruciava dopo la chiamata. Ma c’è dell’altro. Come ricorda la capogruppo del Pd capitolino Michela Di Biase infatti, la Protezione civile comunale ancora non ha un capo e inoltre, manca un piano di emergenza per la Capitale. La nomina del capo della protezione civile –fa sapere il Sindaco Raggi– potrebbe arrivare nelle prossime ore.