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Sant’Antimo: 62enne in carcere per omicidio di stampo camorristico

Per gli inquirenti è vicino al clan Marrazzo di Casandrino ed uno dei mandanti ed esecutori del delitto di Martino Candelmo nell’ambito della faida per il controllo dei traffici illeciti a Grumo Nevano.

L’operazione è stata condotta dal Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna guidati dal maggiore Michele D’Agosto. A finire in manette è un 62enne di Sant’Antimo con accusa di omicidio di stampo mafioso e violazione della legge sulle armi. L’uomo è stato raggiunto da un’ ordinanza di custodia cautelare emessa dal gio del tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Subito dopo è stato trasferito nel carcere di Secondigliano.

L’omicidio risale al 20 gennario del 2001 a Grumo Nevano. Va inquadrato all’interno della faida tra i Marrazzo-Verde e gli Aversano per il controllo dei traffici illeciti a Grumo Nevano: per lo più attività estorsive. La vittima, Martino Candelmo, personaggio vicino al clan Aversano, stava cercando di imporre il pizzo durante lo scoppiare della faida tra i due clan. Gli investigatori hanno individuato nell’uomo, in Antonio Verde (deceduto) e in un altro uomo di 52 anni i mandanti e gli esecutori  materiali dell’ omicidio.