Speranza minaccia il Governo Gentiloni:”Se sta con Renzi, si cerchi i voti a destra, noi non lo votiamo”
Roma. Il coordinatore di Mdp, Roberto Speranza, fa parte del gioco politico che vuole che i partiti della maggioranza tirino la coperta dalla propria parte alla vigilia della manovra che riguarda l’approvazione della legge di bilancio.
Il leader di Mdp, Roberto Speranza, non ha intenzione di appoggiare il Governo Gentiloni sulla legge di bilancio se il premier non dimostra di rompere la continuità del suo Governo con il Governo Renzi. Speranza ha tuonato:
“Se c’è una continuità con le politiche di Renzi, quindi con una linea di destra, Gentiloni voti per la legge di bilancio dovrà cercarli a destra”.
In sostanza, i bersaniani vogliono mettere alla prova il Governo Gentiloni. La data prevista per quest’esame è il 30 settembre. Difatti, entro questa data deve essere votata la Nota di aggiornamento al Def. La Nota però ha bisogno della maggioranza assoluta: al Senato occorrono 161 voti, numeri che sono però in bilico dato che, se da un lato vi è il recupero di senatori da parte di Berlusconi tra le file di Ap di Alfano; dall’altro senza i 16 parlamentari di Mdp a Palazzo Madama la maggioranza ha 146 sì (99 Pd, 25 Ap e 22 autonomie) ai quali si aggiungono consensi incerti di Misto e Gal.
Speranza, in sostanza, chiede al Premier investimenti:
“Noi vogliamo una totale discontinuità (rispetto al Governo Renzi. Ndr.). Basta bonus fiscali con l’occhio alle lezioni, basta spot. Servono investimenti. Il cambiamento di rotta deve essere radicale. Non abbiamo un pregiudizio, ma se i 30 miliardi spesi in questi anni fossero stati messi in investimenti, avremmo un Pil al doppio e la disoccupazione molto più bassa”.
Il senatore Fornaro, a tal proposito, dice:
“Se la manovra la impone solo il Pd, vedremo un film già visto: un testo mai discusso con nessuno e imposto agli altri partiti. […] Usare solo la linea fiscale, anche sul lavoro, non funziona. Funzionano solo gli investimenti. Bisogna trovare i soldi per quelli”.