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Stop alle vacanze! Si torna a scuola. Accade a Niscemi in Sicilia

Per completare le ore di presenza obbligatorie studenti e docenti dell’istituto di istruzione superiore “Leonardo da Vinci” torneranno tra i banchi di scuola dal 17 al 22 di luglio.

Il tutto per il mancato funzionamento tra dicembre e gennaio degli impianti di riscaldamento. Il preside, Fernando Cannizzo, ha emesso l’ordinanza in data 23 giugno. Ecco quanto si può leggere:

Tenuto conto che nel nostro Istituto, causa necessità e forza maggiore (danno all’impianto di
termosifoni con conseguente mancata erogazione di energia termica nelle classi) sono state
erogate delle frazioni di ora in meno ai sensi della normativa di riferimento CM 243/79 e CM
192/80 che consentono in situazioni di cui sopra di operare con riduzione oraria e che le stesse
sono avvenute, ai sensi della CM 192/80 per 10 min. ulteriori rispetto a quelle consentite dalla
CM 243/79 e tutto ciò per complessive 32 gg. pari quindi a complessive 18h per ciascun
docente con CTD di 18h settimanali – un docente con orario settimanale diverso subirà
incrementi o riduzioni proporzionale;
◦ Considerato che i periodi di riduzione oraria sono intervenuti dal 13 al 21 dic. 2016 e dal 19.1.
al 15.2. per un totale di 32 gg lavorativi;
◦ Per tutti i docenti le ferie richieste e/o concesse nel periodo dal 17 al 22 luglio si intendono
revocate;
◦ Tutto ciò premesso e considerato
◦ DETERMINA
il seguente ordine di servizio rivolto ai docenti e l’obbligo di frequenza per gli studenti di questo
IIS “Leonardo da Vinci”:
◦ Il recupero avverrà nella settimana dal 17 al 22 luglio 2017 secondo l’orario definitivo
settimanale delle lezioni seguito durante l’a.s. 2016/17

La decisione è stata presa dopo l’intesa con il consiglio d’istituto e col consiglio dei docenti. Sono circa 1200 gli studenti e 120 i professori “colpiti” dall’ordinanza. La notizia è stata pubblicata oggi dal quotidiano La Sicilia. Ovviamente la cosa ha colto di sorpresa tutti i protagonisti coinvolti. In primis gli studenti i quali, chi più chi meno, si stava già godendo le meritate vacanze. Secondo alcuni esperti, se per i docenti la scuola potrebbe  recuperare quote dello stipendio non dovuto, per gli studenti invece è a rischio l’esito dello scrutinio di promossi e ammessi agli esami di maturità, ancora in corso. Resta, comunque vada a finire, una situazione decisamente paradossale…

Secondo quanto riporta lo stesso quotidiano, gli stessi docenti sarebbero in rivolta. Vincenzo Traina, docente di matematica, insieme al collega Gaetano Giarracca, aveva chiesto l’intervento degli ispettori a marzo contestando la decisione del preside di far fronte alla mancanza di riscaldamento nelle classi con una diminuzione dell’orario scolastico di venti minuti ogni ora. Ma adesso che il preside ha disposto il rientro in classe a luglio per recuperare il tempo perduto, Traina dà la sua versione dei fatti e contesta che non è stato dato alcun parere favorevole dal consiglio dei docenti:

Da un mio calcolo approssimativo  i 120 docenti  dovrebbero restituire alla scuola circa 500 euro ciascuno, mentre gli studenti dovrebbero garantire altre 60 ore di presenza per colmare il vuoto creato all’orario curriculare. Io e il collega Gaetano Giarracca – spiega – abbiamo impugnato la immediata esecutività (mai votata) di una delibera del consiglio d’istituto, nella quale tra l’altro si faceva riferimento alla riduzione di 20 minuti dell’ora di lezione, in contrasto con i 10 minuti concessi da una circolare ministeriale per situazioni d’emergenza, e chiesto l’intervento degli ispettori scolastici per la complessa vicenda dell’impianto di riscaldamento. Per questo – aggiunge – abbiamo chiesto di verificare se esisteva un danno erariale per la scuola, nel qual caso dovrebbe pagare chi ha sbagliato”.