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Acerra perde il vescovo anticlan: morto don Antonio Riboldi

È morto  a 94 anni don Antonio Riboldi, vescovo emerito di Acerra.  Si è spento  questa mattina a Stresa in Piemonte,  presso la casa dei rosminiani dove si trovava dalla scorsa estate.

Don Antonio Riboldi è stato vescovo dal 1978 al 2000. Fu nominato il 25 gennaio 1978 da al Beato Papa Paolo VI. Si fece portavoce dei terremotati del Belice e, successivamente lottò in terra di camorra, in un periodo in cui gli omicidi legati alla malavita avvenivano a decine. Storica la marcia che negli ‘80 porta migliaia di giovani ad Ottaviano, città del capo indiscusso Raffaele Cutolo. “Meglio ammazzato che scappato dalla camorra” diceva allora don Riboldi ricordando la risposta della mamma al suo timore quando viveva sotto scorta.  In occasione dei suoi 90 anni celebrati nel 2013 nel Duomo di Acerra, così ricordò quell’episodio:

“In quel momento mi sono sentito veramente di essere un vescovo, e ho capito cosa significava essere un prelato che deve amare la gente anche se non ricambiato, amare la Chiesa anche se non tutti ti capiscono”.

Riboldi è stato uno dei primi vescovi a utilizzare Internet nel 1997: fino a poco tempo fa le sue omelie arrivavano a migliaia di persone. Fiore all’occhiello del suo impegno da monsignore sono gli annuali convegni diocesani grazie ai quali arrivano ad Acerra illustri relatori tra cui il cardinale Carlo Maria Martini. Lo stesso Riboldi ricordava spesso con sano orgoglio lo stupore che gli aveva confessato l’arcivescovo di Milano di fronte a tanta vitalità, nonostante le piccole dimensioni della diocesi.

Ecco la nota della stessa Curia:

«Il ritorno di monsignor Antonio Riboldi alla Casa del Padre  genera umana malinconia nel cuore dei fedeli dell’intera diocesi di Acerra. Profondo, indelebile è il legame che unisce la Chiesa acerrana al suo `don Antonio´, tanto da associare ancora oggi la città al nome del suo vescovo emerito. Legame rimasto tale anche dopo la rinuncia del presule all’esercizio episcopale per limiti di età nel dicembre del 1999, tanto da scegliere di rimanere a vivere in città continuando a celebrare Messa nella Chiesa dell’Annunziata, e da dichiarare più volte pubblicamente la volontà di essere seppellito in Cattedrale».

 «Attento fin dal primo momento alla vita e ai problemi di ogni giorno delle persone, l’azione più impegnativa per complessità e per durata è il contrasto alla camorra» 

Le parole del sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri:

Esprimo il cordoglio di tutta la Città di Acerra, al quale aggiungo il mio personale, per la scomparsa del Vescovo emerito, Monsignor Antonio Riboldi. Pur sapendo delle sue condizioni di salute siamo rimasti sorpresi alla notizia della morte del nostro caro Don Antonio Riboldi. La comunità di Acerra ha perso un punto di riferimento importante, un esempio. Mons. Riboldi ha saputo contenere nel suo cuore tutta la gente, soprattutto quelli che soffrono e sono poveri, una persona di un’alta dirittura morale e una capacità non piccola di cogliere i problemi della gente. Una persona affabile, capace di entrare in dialogo con tutti ma allo stesso tempo molto rigoroso nel suo pensiero. Una vita, la sua, interamente dedicata al servizio della comunità, a favore della legalità e giustizia, impegnato sempre nella lotta contro la criminalità. La sua guida pastorale ha accompagnato la Città in momenti davvero difficili e bui. La nostra Città lo ricorderà sempre con affetto filiale e con devozione.

Porteremo nel cuore le sue parole, la sua presenza e le sue omelie. Le sue idee sono state e resteranno patrimonio per tutta la città di Acerra.

 

Questo il commento direttamente dalla sua pagina Facebook:

 

 

I funerali del vescovo emerito della città verranno celebrati nella cattedrale della cittadina campana, dopo una messa, prevista per martedì, nel convento dei monaci rosminiani a Stresa.