Tre condanne a tre anni e 10 mesi a testa per tre imputati: due 21enni, uno dei quali detto o’ninnill, ed una 43enne. La condanna è stata disposta dalla VI Sezione della Corte d’Appello di Napoli: parzialmente accolte le richieste degli avvocati difensori: sconto di pena di due mesi rispetto a quanto preso a novembre dell’anno scorso con il rito abbreviato.
Vennero arrestati a inizio 2016 nell’ambito nell’ambito di una operazione dei carabinieri del Nucleo operativo di Castello di Cisterna in collaborazione con i colleghi della Compagnia di Casoria. Fu eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere su richiesta della locale Dda che concordava con gli esiti investigativi: eseguita tramite intercettazioni ambientali e telefoniche e di fasi di appostamento ed osservazione. I provvedimenti si soffermano su un sequestro avvenuto il 30 aprile del 2015: in un bunker situato all’interno di un box in un seminterrato del rione Salicelle furono rinvenuti due ordigni esplosivi, 8 chili di fuochi pirotecnici, un fucile e munizioni, poi 23 grammi di hashish e relativo materiale per il confezionamento. Le indagini hanno permesso di scoprire in che modo gli ordigni venissero preparati: tra il nastro adesivo e le dosi di esplosivo da utilizzare.
I tre, del rione Salicelle, sono stati ritenuti responsabili dei reati di concorso di detenzione illegale di armi, munizioni e materiale esplodente e detenzione di stupefacente, con aggravante delle modalità mafiose per aver favorito un noto clan locale: il particolare o’ninnill (minorenne all’epoca dei fatti) è ritenuto il guardaspalle di uno dei capi.