Via libera del Consiglio dei Ministri: il Reddito di Inclusione(REI) è realtà.
Ieri, il Consiglio dei Ministri ha approvato in maniera definitiva il ddl che introduce il Reddito di Inclusione (REI). La nuova misura di contrasto alla povertà che consiste in un assegno mensile di importo variabile dai 190 fino ai 485 euro, si rivolge circa a 1,8 milioni di persone. Il suo importo, dipenderà dal numero dei componenti della famiglia e dalla situazione familiare e reddituale. Priorità assoluta, la avranno le famiglie con figli minorenni o disabili, donne in stato di gravidanza e disoccupati over 55.
Via libera definitivo al Reddito di Inclusione. Un aiuto a famiglie più deboli, un impegno di Governo Parlamento e Alleanza contro #povertà
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 29 agosto 2017
CHE COS’È IL REI
Il reddito di inclusione (REI), è uno strumento di contrasto alla povertà. È stato approvato il 29/08/17 dal Consiglio dei Ministri ed entrerà in vigore dal gennaio 2018. Esso consisterà in un sussidio mensile variabile tra i 190 e i 485 euro, che sarà erogato per un massimo di 18 mesi, rinnovabili dopo sei mesi di pausa, tramite una carta di pagamento elettronica, la CARTA REI.
Il suo costo annuale sarà di circa 2 miliardi di euro. Si stima dunque che potranno richiederlo circa 1.8 milioni di persone. Esso prevede inoltre l’inserimento del soggetto nel mondo del lavoro. Tramite un progetto personalizzato di inserimento e/o reinserimento nel mondo del lavoro, i beneficiari del REI saranno seguiti in un programma lavorativo e di inclusione sociale. Il percorso che il beneficiario dovrà compiere, verrà messo a punto tenendo conto di diversi fattori, quali: situazione lavorativa; profilo di occupabilità; educazione; istruzione e formazione; condizione abitativa; reti familiari e sociali.
Via libera definitivo al #RedditodiInclusione. Misura nazionale di lotta alla povertà. Ora avanti a rafforzarlo sempre più
— Maurizio Martina (@maumartina) 29 agosto 2017
CHI PUO’ OTTENERLO
Il REI potrà essere richiesto da: Cittadini italiani; cittadini comunitari; familiari di cittadini italiani o comunitari; titolari del diritto di soggiorno o diritto di soggiorno permanente; cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo; titolari di protezione internazionale residenti in Italia da almeno due anni al momento della presentazione della domanda.
Il REI sarà corrisposto alle famiglie con redditi Isee complessivi non superiori a 6 mila euro e un patrimonio immobiliare –esclusa la prima casa– non superiore a 20 mila euro. Inoltre, il patrimonio mobiliare dei richiedenti -vale a dire depositi e/o conti correnti- non deve superare i 10 mila euro
Via libera definitivo Governo a #redditodiInclusione, strumento concreto di lotta a #povertà per molte famiglie. Fatti, non parole. #avanti.
— maria elena boschi (@meb) 29 agosto 2017
CHI VERRA’ ESCLUSO
Verranno esclusi tutti coloro che nei due anni precedenti la richiesta hanno acquistato auto, moto o barche.
Il contrasto alla povertà ha uno strumento in più. Con #redditodinclusione un’altra risposta concreta. Adesso rafforziamo questo percorso.
— Andrea Orlando (@AndreaOrlandosp) 29 agosto 2017