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Avviso per Conte e i ministri, già chiesta archiviazione

Roma – Arriva l’avviso di garanzia e contemporaneamente la richiesta di archiviazione da parte della Procura di Roma. Un atto dovuto a seguito di diverse denunce sulla gestione della fase pandemica in Italia. I reati contestati sono quelli di: epidemia,   delitti colposi contro la salute, omicidio colposo, abuso d’ufficio, attentato contro la Costituzione. Tra gli oltre 200 esposti presentati alla Procura di Roma c’erano  in particolare quelli dell’avvocato Carlo Taormina che annuncia di aver presentato denunce anche a Milano, Bergamo, Lodi, Torino, Reggio Emilia, Enna e altre sedi giudiziarie.

 

Altri esposti sono stati inviati da semplici cittadini e spesso sono in contraddizione tra loro. C’è chi denuncia che il Governo ha fatto troppo poco nella lotta al virus e, in questo caso, si ipotizzano i reati di epidemia colposa, omicidio colposo e delitti colposi contro la salute pubblica. Nel secondo filone, invece, sono stati inseriti gli esposti in cui si afferma che il lockdown è stata una misura sproporzionata rispetto alla situazione, ipotizzando i reati di abuso d’ufficio e attentato contro i diritti politici del cittadino. I pm, dopo la formale iscrizione come atto dovuto del presidente del consiglio Conte e dei ministri Bonafede, Di Maio, Gualtieri, Guerini, Lamorgese e Speranza, ritengono “le notizie di testo infondate e dunque da archiviare”.

 

Sulla vicenta è intervenuto in una nota, Palazzo Chigi che ha  fatto sapere che “La trasmissione da parte della Procura al Collegio, in base alle previsioni di legge, è un atto dovuto. Nel caso specifico tale trasmissione è stata accompagnata da una relazione nella quale l’Ufficio della Procura “ritiene le notizie di reato infondate e dunque da archiviare.

Conte e i ministri hanno dichiarato la loro disponibilità “a fornire ai magistrati ogni elemento utile a completare l’iter procedimentale, in uno spirito di massima collaborazione”.