Bagheria– Il Primo Cittadino Patrizio Cinque (M5S) è indagato nell’ambito dell’inchiesta sull’affidamento del servizio dei rifiuti, sulla gestione del palasport e sull’abusivismo edilizio. Le ipotesi di reato sono: rivelazione di segreto d’ufficio, abuso d’ufficio, omissione di atti d’ufficio e turbativa d’asta.
La bufera che si è abbattuta sul MoVimento5Stelle non sembra volersi placare. Oltre al Sindaco, nel mirino della magistratura finiscono altre 22 persone, tra cui il vicesindaco Fabio Atanasio, l’ex commissario della Provincia di Palermo Manlio Munafò e diversi dipendenti comunali. Il Primo Cittadino pentastellato, considerato nel mondo 5stelle come il duro che affascina, è indagato per rivelazione di segreto d’ufficio, abuso d’ufficio, omissione di atti d’ufficio e turbativa d’asta. In particolare, il Cinque, avrebbe condizionato l’affidamento della gestione del palazzetto dello sport di Bagheria di proprietà della Provincia e avrebbe favorito un abuso edilizio da parte di un suo parente. Ed proprio l’abuso edilizio –più di tutti- a destare scalpore. Il Cinque infatti balzò agli onori della cronaca sin dalla sua elezione a Sindaco per i suoi interventi contro l’abusivismo. Una situazione tutt’altro che semplice per il MoVimento di Grillo che mina le sorti delle Regionali siciliane e delle politiche. Ma le cose sarebbero potute andare peggio. Il Pubblico Ministero della Procura di Termini Imerese infatti, aveva chiesto l’arresto del Cinque ma il Gip Michele Guarnotta non ha ritenuto adeguata questa decisione. Al Primo Cittadino è stato notificato l’obbligo di firma.
La notizia dell’indagine è arrivata ieri, durante il Consiglio Comunale di Bagheria, Cinque, non appena la seduta è stata sospesa per l’assenza di gran parte della delegazione grillina, ha così commentato i fatti: