Segnala a Zazoom - Blog Directory
Sport

Basket Nba, lo stato delle cose: the Brooklyn Nets

Il discusso Mikhail Prokhorov ha venduto il 49% dei Brooklyn Nets a Joseph Tsai, cofondatore di Alibaba. Tsai ha quattro anni di tempo (2021) per comprarsi il resto.

Di Luca Castaldo

Prokhorov ha cominciato a vendere (la franchigia, non il remunerativo Barclays Center però), Mozgov è in pieno letargo post-europei, l’idolo locale Jeremy Lin si è rotto, la nuova faccia della franchigia D’Angelo Russell pure. La sfortuna continua a seguire da vicino i Brooklyn Nets di Sean Marks e coach Atkinson. Cosa fare? Non avendo neanche la propria scelta al prossimo draft, resta una sola cosa: next man up. Si lavora, e bene, con quel che c’è. Pure Jahlil Okafor. Magari Hezonja.

Lo stato delle cose: dopo la vittoria di stanotte contro Washington il record dei Brooklyn Nets dice 11 vinte e 15 perse. Senza alcuna sorpresa, i Nets quasi primeggiano nella classifica del pace Nba (secondo posto). Corrono tantissimo da una parte all’altra, molto segnano e molto fanno segnare. Quanto ad efficienza però, meglio la difesa dell’attacco: diciassettesimi per defensive rating e ventesimi per offensive rating. Consenso unanime in giro per la lega: il talento, anche a causa degli infortuni, è quello che è BUT NETS ALWAYS PLAY HARD. Ed è vero: indipendentemente da tutto, ci danno dentro sul serio. Next man up.

Limitandoci ai fondamentali: doveva essere la stagione di D’Angelo Russell giocatore franchigia, coadiuvato dal più esperto Jeremy Lin. Ebbene, Lin si è frantumato il ginocchio destro alla prima partita stagionale e starà fuori, presumibilmente, per il resto della stagione mentre Russell rischia di vedersi amputare ampie porzioni di stagione da un’operazione al ginocchio sinistro. Tempi di recupero non specificati. Si vedrà. E così, al posto dei due creatori di gioco designati ma infortunatisi, tocca a Spencer Dinwiddie innescare i tiri di Crabbe e Carroll.

Brooklyn Nets minutiae (1): Statistiche del Dinwiddie nelle quindici partite da playmaker titolare dei Nets: 14.5 pts e 7.6 ast in poco meno di 30 min di media. 40% dal campo, 34% da 3 punti su addirittura 7 tentativi di media da dietro l’arco. Appena 1.5 perse di media: 7.5 ast VS 1.5 tov = pretty good playmaking. Offensive box plus/ minus a +3.4 nettamente il migliore della squadra. He belongs.

 

Tra Crabbe e Carroll, chi sta giocando meglio? Diciamo Carroll, di poco.

Brooklyn Nets minutiae (2): Crabbe’s stats: 12.3 pts 4 reb 1.5 ast 1.2 tov tirando il 40% dal campo e il 38% da 3 su 6.7 tentativi a partita. Saldo leggermente positivo in attacco ma contributo decisamente deficitario in difesa. Per 19 milioni e rotti di dollari, si attendono progressi sinceri.
Brooklyn Nets minutiae (3): Carroll’s stats: 13.3 pts 7.2 reb 1.7 ast 0.9 stl e 1.5 tov tirando il 41% dal campo e il 36% da 3 su 5 tentativi di media a partita. Saldo lievemente positivo sia in attacco che in difesa. Anche lui non viene via a poco, 15 milioni. Hustle player.

 

I due giocatori di maggiore intrigo restano, Russell a parte, Rondae Hollis-Jefferson (RHJ) e Caris LeVert.

Nets minutiae (4). Da sinistra: Hollis-Jefferson, LeVert, Russell. 
RHJ: 14.5 pts 6 reb 2 ast 0.8 stl 0.8 blk 1.5 tov. 49% dal campo, tiro da 3 praticamente non pervenuto, più che discreto ad andare in lunetta con 5.1 tentativi a partita convertiti con l’81%. Possibile che sappia tirare bene i liberi ma sia così refrattario al tiro dalla lunga distanza?
LeVert: 11.3 pts 3.6 reb 3.8 ast 1.3 stl tirando il 42,5% dal campo e il 30% da 3 con una tripla a bersaglio su 3.5 tentativi a partita. Inizio di stagione difficoltoso, ma complici anche gli infortuni nel reparto esterni, sembra aver trovato più spazio e più ritmo nelle ultime settimane. Con potenziale, quindi sotto osservazione.

 

A proposito di potenziale, il rookie:

Brooklyn Nets minutiae (5): Jarrett Allen, 19 anni. Depositario del miglior defensive box plus/minus del roster a +2.7 difensivamente il migliore e di gran lunga. Meno che ventenne, le premesse sono ottime. Continuare con gli spinaci. 

 

*Nba Draft 2015: 5.Hezonja; 4.Porzingis; 3.Okafor; 2.Russell; 1.Towns. Dunque delle prime cinque scelte al draft 2015, i Nets si sono assicurati le prestazioni della combo guard Russell quest’estate e del big man Jahlil Okafor qualche giorno fa. Quindi, posta l’ovvia intoccabilità di Towns e Porzingis, manca solo un bel misfit nel ruolo di combo forward: ed ecco entrare in scena ciò che resta della carriera Nba di Rio Hezonja. I Magic non hanno voluto esercitare l’opzione per il quarto anno, in estate sarà free-agent. Un bello scambio, a salari praticamente pari, tra Stauskas (arrivato nella borsa di Okafor) e Hezonja? Un croato per un canadese: i Nets scommettono sul potenziale (ce n’è ancora?) di Hezonja e i Magic danno un’occhiata a Stauskas (benino l’anno scorso a Philadelphia) nelle more dell’infortunio di Ross e del declino fisico di Afflalo. Che dite, si può fare?

**Nel caso i tifosi di Orlando avessero ad eccepire un comprensibile disinteresse nei confronti di Stauskas, sostituire il canadese ex 76ers con la shooting guard Joe Harris, attualmente depositario di un più che rispettabile 38,5% dalla lunga distanza. Allora, Rio Hezonja per Joe Harris: OK?

***I Nets tornano in campo giovedì notte contro i cugini Knicks. Si gioca al Barclays Center. La prima sfida stagionale, giocata però al Madison Square Garden, finì con la netta affermazione dei padroni di casa per 107 a 86. I Nets cercano vendetta. I Knicks di raddrizzare il loro pessimo record esterno (1-8 away from home). Palla a due:

        

 

 

 

 

 

 

Potrebbe piacerti anche Altri di autore