Basket Nba, lo stato delle cose: the Washington Wizards
Nuova stagione, stessa solfa: grande quintetto, poca panchina.
Nonostante i cambiamenti estivi, la nuova panchina dei Washington Wizards non sembra aver posto rimedio ai difetti di quella vecchia: quando i titolari vanno in panca ad ubriacarsi di Gatorade/Powerade/Altro, la squadra di coach Brooks incassa parziali di entità variabile tra il sensibile e il notevole. Una possibile soluzione? In poche parole: più Markieff, more staggering, better staggering.
Lo stato delle cose: 16 partite giocate, 9 vinte e 7 perse. Al momento, i Wizards detengono l’ottavo miglior offensive rating della lega e l’ottavo miglior defensive rating. Un po’ sorprendente il quattordicesimo posto nella classifica del pace, Washington essendo la squadra di John Wall, da molti ritenuto il singolo più veloce giocatore dritto-per-dritto di tutta la Nba. A proposito di Wall: 19.9 pts 3.7 reb 9.3 ast 1.1 stl 1.2 blk e 3.3 tov tirando il 43,1% dal campo e il 34,6% dalla lunga distanza su 3.7 tentativi a partita. Come si vede dalle statistiche, sulla capacità di Wall di creare per i compagni non è (mai stato) lecito avere dubbi, invece la sua shot-selection potrebbe usare qui e là qualche migliore lettura ed in particolare qualche jumper fuori equilibrio in meno aiuterebbe ad alzare di un po’ quelle percentuali dal campo; peraltro, a parziale compensazione, il play di Washington si spara ben 7.4 liberi tentati di media, mandandone però a bersaglio solo 5.4 per una percentuale del 74% dalla lunetta. A coadiuvare Wall nel backcourt dei Washington Wizards, il miglior realizzatore della squadra della capitale, Bradley Beal: 24.3 pts 5.2 reb 3.3 ast 1.2 stl e 2.8 tov tirando il 47,4% dal campo, il 37,1% da 3 punti su più di 6 tentativi di media dalla lunga distanza e l’83,3% dalla linea del tiro libero con 5.0 liberi a bersaglio su 6.0 liberi tentati per un notevole TS% di 58.9- sembra tanta roba. Parlando di tanta roba, Otto Porter: il maggior beneficiario delle accelerazioni nord-sud di Wall, la combo forward dei Wizards sta facendo del suo meglio per zittire i critici che quest’estate avevano contestato le cifre del suo faraonico rinnovo contrattuale (circa 105 milioni di dollari in 4 anni); andando rapidi- 16 pts a partita, il 55,7% dal campo, il 49,2% dalla lunga distanza, 1.7 stl di media, il miglior offensive box plus/minus al pari di Beal, il terzo miglior defensive box plus/minus e di gran lunga il miglior box plus/minus complessivo dell’intero roster, il TS% più alto della squadra a 65.2 e un bel 20.5 di PER. Ovviamente ha anche dei difetti, per dirne uno: non va mai in lunetta, appena 1.5 liberi tentati a partita. A farla breve: Wall-Beal-Porter are really good.
A completare il quintetto the polish hammer Gortat e Markieff Morris, assente ad inizio stagione per i postumi di un’operazione estiva; rientrando in squadra, Morris si è ripreso pure il posto in quintetto spodestando Kelly Oubre e la sua ciocca colorata, protagonista (Oubre, non la ciocca) di un avvio di stagione di notevole spessore soprattutto grazie ad una benvenuta crescita nella sua accuratezza balistica dal perimetro. Detto dei primi sei giocatori della rotazione e della notevole pallacanestro che, in genere, producono assieme, l’angolo di osservazione si sposta sui 4 usuali componenti della bench-unit di Washington: Frazier-Meeks-Scott-Mahinmi. Statisticamente, Frazier è discreto in difesa ma cattivo in attacco, Meeks decente in attacco ma più che cattivo in difesa, Scott cattivo in entrambe pur avendo percentuali buone sia da due che da tre e infine Mahinmi che ha tra le migliori metriche difensive della squadra ma di gran lunga quella peggiore in attacco; in pratica, la coppia Frazier-Mahinmi è ai limiti dell’impraticabilità in attacco mentre Scott ha buoni numeri offensivi ma non riesce ad incidere complessivamente. Tentativo per tentativo, lo spettatore disinteressato consiglierebbe una cosa del genere: Scott in quintetto al posto di Morris, dunque Wall-Beal-Porter-Scott-Gortat, con Morris nel ruolo di ala/centro ad ancorare il secondo quintetto al posto di Mahinmi, e un più diffuso staggering di Beal e Porter col secondo quintetto vale a dire alterare un po’ l’ordine delle sostituzioni in modo da assegnare a Beal in particolar modo il ruolo di leader offensivo di tutti i minuti in cui John Wall non è in campo; ne verrebbe fuori un Beal-Meeks-Oubre-Porter-Morris con comparsate molto selettive di Frazier/Satoranski e, nonostante i suoi 16 milioni di dollari l’anno, la sostanziale esclusione di Mahinmi dalla rotazione (ovviamente, per non caricare Beal di minutaggi monstre, Meeks dovrebbe giocare alcuni significativi inserti di gara in coppia con Wall nel backcourt ma del resto le accelerazioni del playmaker titolare di Washington dovrebbero fare solo del bene ad un potenziale rialzo delle percentuali perimetrali di uno storicamente efficace tiratore spot-up come Meeks). Evidentemente, novembre sembra troppo presto per partire già con una rotazione ristretta ai migliori 8 giocatori del roster però le alternative a questa scelta sono soltanto due: proseguire con lo status quo oppure intervenire sul mercato; lo status quo, abbiamo visto, funziona poco, quanto al mercato, davvero molto più facile a dirsi che a farsi.
*I Wizards, reduci dalla sconfitta domenicale di Toronto (senza Wall però), tornano in campo stanotte in casa dei Bucks, graditi ospiti del Greek Freak.
**staggering (spreading over time) = scaglionare, distribuire.
***Update 02/12/2017: forse qualcosa sta cambiando nelle ultime partite. Senza Wall, fermo ai box, Frazier in quintetto e panchina affidata alla regia di Satoransky: a Minnesota 49 punti dalla panchina per gli Wizards e a Philadelphia addirittura 69 punti dei panchinari di coach Brooks- miglior prestazione realizzativa di una panchina in tutta la Eastern Conference sino ad ora in stagione. In entrambi i casi, per Washington, più punti dalla panchina che dal quintetto titolare. Stanotte, nella netta vittoria contro Detroit, grande prova del quintetto (Frazier incluso) e fantastica esibizione off bench per Satoransky: 17 pts 4 reb 4 ast in 23 min tirando 5/6 dal campo, 2/2 da tre e 5/5 ai liberi. +14 di plus/minus. Brutta prestazione per Oubre e Scott, decenti Mahinmi e Meeks. Situazione da monitorare, qualcosa però pare aver preso a girare nel verso giusto- Satoransky.