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Basket Nba, lo stato delle cose: the Philadelphia 76ers

/In loving memory of Sam Hinkie/ I Philadelphia 76ers sentitamente ringraziano l'artefice del 'Process' che tanto piace, adesso, a tutti.

In meno di due anni: da barzelletta della lega a giovane squadra dal presente divertente e dal futuro, potenzialmente, senza limiti. Il talentuoso clown artefice di siffatto travestimento, Sam Hinkie, è in realtà il disoccupato più chiacchierato e forse anche più stimato dell’intero mondo sportivo americano. Alla fine il suo ‘Process’ ha davvero cominciato a pagare succosi dividendi. Joel Embiid è una star, sul parquet come sui social; Ben Simmons una gigantesca point guard senza tiro ma con tutto il resto; in più: spazio salariale e un coach davvero coi fiocchi.

Lo stato delle cose: 64 partite giocate, 35 vittorie e 29 sconfitte. I Philadelphia 76ers occupano, al momento, il sesto posto nella classifica della eastern conference: se la regular season finisse oggi, toccherebbe loro uno scontro al primo turno playoffs contro il titano LeBron. I 76ers sono una delle squadre più veloci della lega con il quinto pace assoluto. L’attacco è perfettamente middle of pack con il sedicesimo offensive rating Nba. Il pezzo forte della squadra ottimamente allenata da Brett Brown è la difesa: quinta miglior difesa Nba a 106.2 punti subiti di media ogni 100 possessi. Comprensibile l’entusiasmo dei tifosi di Philadelphia che ben si riflette negli ottimi numeri di attendance del Wells Fargo Center: ottavo palazzetto più frequentato della lega.

Detto di un attacco discreto ma non ancora convincente: per la verità, i 76ers ben sanno come segnare in maniera anche efficiente e al talento realizzativo di Embiid (23.5 punti, 11 rimbalzi, 3 assist e quasi 2 stoppate a partita con una magnifica capacità di drenare falli e susseguenti bonus dalle difese avversarie- 7.6 liberi tentati a partita, convertiti col 76%..) e Simmons (16.5 punti, quasi 8 rimbalzi e 7.5 assist di media) uniscono le doti balistiche di J.J.Redick (41,3% da 3 punti su 6.6 tentativi a partita dalla lunga distanza), Dario Saric (titolare di un notevole 39,5% da 3 su 5 tentativi di media a partita; e la trasformazione del croato da point forward con la palla in mano a cecchino sugli scarichi altrui è da encomiare in modo particolare) e adesso anche del tiratore da San Giovanni in Persiceto Marco Belinelli (in 10 gare coi 76ers per lui 35,5% da 3 punti su 4.5 tentativi di media): il problema è l’abominevole numero di palle perse che i 76ers si regalano ad ogni allacciata di scarpe. Statisticamente, la peggior squadra Nba quanto a turnovers per game.

 

Mandatory Credit: Bill Streicher-USA TODAY Sports Philadelphia 76ers (1): the dynamic duo: Joel&Ben

 

Philadelphia 76ers (2): the shooters: Dario&J.J. 

 

Philadelphia 76ers (3): Italian Pokerface- quando passi da Atlanta ai 76ers prima dei playoffs..

 

Quello che Embiid e Simmons lasciano per strada quanto a palle perse (3.8 a partita per Joel, 3.6 per Ben), lo recuperano in larga parte in difesa dove i due pilastri della squadra fanno registrare le due migliori metriche difensive dell’intero roster: 3.1 di defensive box plus/minus per Simmons e 2.3 per Embiid; a far loro compagnia l’ottimo Rob Covington a 1.5 di defensive box plus/minus. Simili i numeri difensivi dei tre: lo stock difensivo (steals+blocks) di Covington è 2.3, 2.5 quello di Embiid e 2.6 quello di Simmons.

 

Philadelphia 76ers (4): Rob 3&D (12.5 punti col 36,5% da 3 punti su quasi 7 tentativi a partita)

 

Tutto bene, quindi? proprio tutto ma tutto bene? siamo sicuri?

Se ‘sua santità’ Hinkie sbagliò a prendere Jahlil Okafor alla numero 3 del draft 2015 (invece di, per dire, Porzingis..) chi lo ha sostituito alla guida dei 76ers e cioè, di fatto, la famiglia Colangelo ha per ora grossolanamente toppato con la scelta numero 1 dell’ultimo draft nella persona di Markelle Fultz. La questione Fultz-meccanica di tiro-infortunio-notizieconfuse-infortunio-notizieallarmate-meccanica di tiro- Fultz pare esser arrivata a questo punto: si sta allenando per tornare, forse quest’anno, forse il prossimo. Più il prossimo.

76ers in campo tra poche ore al Barclays Center di Brooklyn, New York, contro i Nets dell’ex Okafor.

PALLA A DUE