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Basket Nba, lo stato delle cose: the Underworld Teams (I)

Underworld basket: un quintetto di Lycans VS un quintetto di Vampiri. *Quanto al nesso: Underworld players = giocatori che vivono nell'ombra o dalla reputazione abbastanza danneggiata ma che quest'anno hanno messo giù statistiche significative pur lontano dai riflettori dei media. Oggi ci occupiamo del primo Underworld Team, quello dei Lycan. Domani, i Vampiri.

I Lycans: 

 

Underworld Team, point guard: TREY BURKE. Scelto alla numero 9 del draft 2013, ha giocato tre stagioni con gli Utah Jazz ed una nel 2016/2017 con i Wizards al termine della quale si è letteralmente ritrovato con un piede e mezzo fuori dalla lega. Un paio di mesi in G-League (dove viene eletto Performer of the Month in dicembre) con l’affiliata dei Knicks ed a gennaio arriva la chiamata della casa madre. 36 partite con 9 partenze in quintetto: 12.8 punti e 4.7 assist a partita in ventidue minuti di media tirando il 50% dal campo ed il 36% da 3 punti. Per 100 possessi un offensive rating di 117, in carriera non aveva mai fatto meglio di 103. Sotto contratto con i Knicks per la stagione 2018/2019. WELCOME BACK 

 

Underworld Team, shooting guard: JOE HARRIS. 78 partite e 14 partenze in quintetto: 10.8 punti a partita in 25 minuti di impiego tirando il 49% dal campo ed il 42% da dietro l’arco dei 3 punti con due triple a bersaglio su più di quattro tentativi e mezzo di media. 27 anni a settembre, free agent. Chi offre di più? 

 

Underworld Team, small forward: DOUG MCDERMOTT. Oramai un girovago della lega, quattro differenti squadre negli ultimi due anni scarsi (Chicago con cui ha iniziato la propria carriera Nba, poi OKC, un po’ di New York sponda Knicks e adesso i Mavs di Dallas). In Texas, 26 partite e 3 partenze in quintetto: 9 punti di media in 23 minuti di impiego sfiorando il 48% dal campo ed issandosi ai limiti del 50% da 3 punti con 1.5 triple a bersaglio su 3 tentativi di media a partita. A parte tirare, poco o nulla pare saper fare- dovrebbe però bastare purché nella situazione tecnica giusta per lui. (Il consiglio, non richiesto, è di guardare alcune centinaia di video di Kyle Korver che si libera per il tiro, in particolare negli anni di Atlanta ma anche nei recentissimi giochi di blocco e controblocco tra lui e Kevin Love.) Quest’estate sarà free agent: possibile rimanga a Dallas dove coach Carlisle sembra aver trovato un modo di massimizzarne le doti di tiratore dal perimetro. $$ e durata del nuovo contratto da definire. 

 

Underworld Team, stretch 4: DARIUS MILLER. 82 partite e 3 partenze in quintetto: 7.8 punti a partita in meno di 24 minuti di impiego medio tirando il 44,4% dal campo ed il 41% da 3 punti. Scelto alla numero 46 nel draft 2012 dagli allora New Orleans Hornets, ha beneficiato della cura Trinchieri in quel di Bamberg dove ha vinto in due anni e mezzo (dal febbraio 2015 al giugno 2017) tre titoli di Bundesliga e il titolo di MVP delle finali 2016. In precedenza, aveva vinto il titolo NCAA con i Wildcats di Kentucky nel 2012 battendo in finale i JayHawks di Kansas in una finale disputata al SuperDome di New Orleans e il cui MVP fu tale Anthony Davis, suo attuale capo squadra. Sotto contratto con i Pelicans per il 2018/2019.     

 

Underworld Team, big man: KHEM BIRCH. 21 partite giocate nel post all-star break: 5 punti, 4.7 rimbalzi, 1 assist e mezza stoppata di media in appena 15 minuti di impiego tirando col 55% dal campo ed il 72% dalla lunetta. Nelle ultime 7 partite di stagione regolare disputate ad aprile: quasi 10 punti di media a partita con 7.4 rimbalzi, 1.7 assist e 1.1 stoppate di media in meno di 22 minuti di utilizzo tirando il 62% dal campo e il 76% ai tiri liberi. Sarebbe sorprendente se il nuovo coach dei Magic- Jerry Stackhouse?- continuasse, sulla falsariga di Vogel, a preferire Biyombo a Birch. Che quello di Biyombo sia uno dei peggiori 5 contratti Nba non giustifica la controproducente scelta di farlo giocare al posto di chi, come Birch, è palesemente meglio nella valutazione complessiva dei due lati del campo. 26 anni a settembre, nazionale canadese, sotto contratto con Orlando per la stagione 2018/2019. Less Biz, more Khem.   

 

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