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Berlusconi cita Lenin e attacca i grillini: “Sono utili idioti”

Berlusconi alza la guardia sui grillini: pericolo grave, reale ed immediato. «La nostra battaglia è tutta contro i 5 Stelle.»

Berlusconi parla a ruota libera, attacca i grillini ed il Movimento, ma lascia alquanto perplessi Renzi e la Meloni. Sì, perché se, oltre al M5s, avesse citato anche il Pd o Renzi, tutto sarebbe filato liscio; tutto sarebbe parso coerente con l’intenzione di sbaragliare la concorrenza. Dopotutto, è ovvio che per i suoi alleati non ci sia differenza fra grillini e democratici, tutti nemici contro cui opporsi, indistintamente. Ma per il Cavaliere, il più grande pericolo sono loro: i pentestellati.

«L’idea che l’Italia possa cadere nelle mani dei grillini è pericolosissima, ed è un pericolo reale, immediato. Se davvero alcune figure della cultura, dell’economia, dell’impresa non se ne rendessero conto, e pensassero di usare i grillini per trarne qualche vantaggio, rischierebbero di fare la parte di quelli che Lenin chiamava “utili idioti”, da usare e poi da eliminare»

Se vincessero i grillini, a detta sua, massacrerebbero il ceto medio con tassazioni, aggredendo la casa, i patrimoni, le successioni, le stesse pensioni; bloccherebbero le infrastrutture fondamentali, porterebbero al governo i settori più politicizzati della magistratura.

«Sono un pericolo perché della vecchia sinistra hanno ereditato le parti peggiori, lo statalismo, la cultura del NO, l’oppressione fiscale, la diffidenza verso la libertà dei cittadini, il giustizialismo feroce, senza neppure averne la tradizione di serietà e la cultura di governo che ai comunisti non mancavano. Per questo sono doppiamente pericolosi.»

Ci crede davvero, l’ex presidente del consiglio; fermamente convinto di poter vincere le elezioni del 4 marzo, lui e la sua coalizione. «Berlusconi presidente» spicca sotto al logo di «Forza Italia». E per farlo, per poter raggiungere l’obiettivo, è necessario dar vita al una lotta al “ribellismo” (non gli piace chiamarlo “populismo”) dei Cinque Stelle. Così come un tempo c’erano i comunisti cattivi, “mangiatori di bambini”, oggi ci sono i pentestellati, che mangeranno la casa ed il patrimonio degli italiani.

«Il ruolo trainante nel centro-destra di un soggetto come Forza Italia, saldamente radicato nei valori del Ppe, che sarà di gran lunga la maggior forza politica della coalizione, garantirà che non ci potrebbe essere spazio per tentazioni demagogiche, se mai si dovessero manifestare (…). La Lega ha governato con noi l’Italia per dieci anni, governa tuttora con noi importanti regioni italiane e ogni volta che è chiamata a responsabilità di gestione si dimostra una forza politica concreta, affidabile, pragmatica. Non dobbiamo confondere i toni della propaganda elettorale con la realtà dei fatti concreti.»

E la realtà dei fatti concreti è questa: per arrivare al 40% Berlusconi deve puntare agli elettori indecisi su Di Maio. Siamo nell’epoca del “voto volatile”, in cui le scelte elettorali hanno perduto coerenza e continuità. Un’epoca caratterizzata da mutamenti costanti e profondi, in cui ogni elezione diventa una competizione aperta. Dunque, inutile attaccare il fronte renziano, sia perché da quella parte di voti non ne arriverebbero, sia perché il Pd, chissà, potrebbe sempre tornare utile.

Una tesi confermata anche da Antonio Noto, direttore di Ipr Marketing spiega come negli ultimi anni si sia verificata una migrazione considerevole di elettori dalle file di Forza Italia a quelle del Movimento.

«Ora il Cavaliere sta cominciando a recuperarlo proprio con questa campagna contro Di Maio.»