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Il ritorno di Berlusconi: “Grillini peggio dei comunisti”. Ed è subito 1994

Silvio Berlusconi non si abbatte e nonostante da Bruxelles non sia arrivato il via libera per la candidatura sente profumo di vittoria, visti i sondaggi e torna a picchiare il suo nuovo nemico: il M5S. Saranno loro, i grillini, il leitmotiv del Cav, come i comunisti del 1994.

C’è un grande pericolo, rappresentato dai 5 Stelle. Ancor peggiore dei comunisti nel 1994. Guai affidare un Paese a chi non ha esperienza, perché non ha mai lavorato, e propone un programma politico delirante, con tasse altissime che distruggerebbero il ceto medio, mandando in rovina il nostro Paese“.

Con queste parole, chiarissime, Silvio Berlusconi conferma la direzione della sua battaglia indentificando un unico avversario : Il Movimento Cinque Stelle.

Lo fa facendo leva sulla presunta poca esperienza del Movimento e sullo spauracchio delle tasse. Proprio le tasse, i giovani e gli anziani sono portati avanti come i punti cruciali della sua campagna elettorale.

Sulle tasse ed i giovani precisa:

L’Italia deve tornare a crescere, almeno del 2% all’anno, il livello minimo per creare lavoro lo otterremo riducendo le tasse e favorendo i consumi. Nessuna tassa e niente contributi per chi assume giovani, per i primi tre anni, e ulteriori agevolazioni fiscali per i successivi tre anni”.

Particolarmente a cuore anche la questione anziani, categoria da sempre nocciolo duro tra gli elettori di Silvio :

Nel nostro programma abbiamo previsto l’istituzione del ministero per la terza età. Quando torneremo al governo innalzeremo le pensioni minime a 1000 euro al mese, per 13 mensilità. Nessun anziano deve essere escluso. Pensiamo inoltre di rendere gratuita la sanità e i trasporti per la terza età”.

Quello che si auspica infine il Cavaliere è una vera e propria “Rivoluzione Liberale”.

IN QUESTO VIDEO UN IMMANCABILE AMARCORD