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Bielorussia, dura repressione dopo rielezione Lukashenko

Bielorussia –  Usa il pugno di ferro il presidente Alexander Lukashenko contro i manifestanti che a Minsk protestano contro la sua rielezione. L’autocrate Lukashenko è al potere da 26 anni ed è pronto a ricoprire il sesto mandato promettendo il pugno di ferro contro quelli che definisce “pecoroni” manipolati dall’estero. Decine di dimostranti sono stati feriti dalle forze di sicurezza e migliaia arrestati domenica, dopo che si sono riversati a Minsk e altrove per opporsi ai risultati diffusi dalla commissione elettorale. La leader dell’opposizione Sviatlana Tsikhanouskaya, ha annunciato di rifiutare i risultati e ha chiesto formalmente il riconteggio e denuncia brogli.

Le forze di sicurezza hanno usato lacrimogeni, cannoni ad acqua, granate stordenti e manganelli contro i dimostranti pro-opposizione, gli attivisti hanno denunciato la morte di una persona, schiacciata da un camion della polizia. Le violenze sono state smentite dalle autorità, ma confermate dai media internazionali. Prima del voto, la candidata era stata, addirittura, costretta a nascondersi in un luogo segreto per timore di essere arrestata come accaduto a vari membri della sua campagna elettorale. L’opposizione denuncia inoltre, che il governo di Minsk ha tagliato le reti internet e di telefonia mobile dopo la chiusura dei seggi, per ostacolare il coordinamento delle proteste. “Più ci picchiano, meno crediamo ai risultati ufficiali. Tagliano internet per zittirci, ma non fermeranno le proteste”, ha dichiarato Denis Golubev, informatico 28enne che si è unito alle manifestazioni.

Intanto Cina e Russia si sono complimentate con Lukashenko mentre la brutale repressione ha attirato dure critiche dall’Europa, “Non c’e’ posto in Europa per chi prende di mira e reprime con violenza chi protesta pacificamente. – scrive su Twitter la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen – I diritti fondamentali in Bielorussia devono essere rispettati. Chiedo alle autorita’ di assicurare che i voti dell’elezione di ieri siano contati e pubblicati accuratamente”.

Sull’escalation di violenze in Bielorussia è intervenuto anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che ha fatto sapere che segue con preoccupazione le violente proteste dopo le elezioni presidenziali e invita le autorita’ di Minsk a “rispettare il diritto di manifestare ed assicurare il pieno rispetto del diritto alla liberta’ di espressione e di riunione pacifica”