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Bruxelles condanna le violenze del regime di Lukashenko. La Lega no.

Bruxelles – Il Parlamento europeo non riconosce Lukashenko come presidente della Bielorussia. Le elezioni hanno violato “tutti gli standard riconosciuti a livello internazionale”.  Brogli ma anche violenze indiscriminate nei confronti dei cittadini che da settimane protestano nelle piazze del Paese. Si alle sanzioni dunque, con voto  quasi unanime: 574 sì, 37 no e 82 astensioni sulle sanzioni per le autorità bielorusse.

Chi si astiene tra i deputati italiani? Quelli della Lega. Una scelta in difesa di  Lukashenko che ha acceso durissime polemiche.

“Nella giornata di oggi la Lega ha dimostrato una volta di piu’ la sua ambiguita’ politica. E’ sconcertante l’astensione del loro gruppo europeo rispetto al voto che ha portato al mancato riconoscimento delle elezioni in Bielorussia e la decisione di adottare importanti sanzioni contro Lukashenko”. Lo dichiara l’europarlamentare Giuliano Pisapia. “Dopo i rapporti con Putin e Orban ora l’atteggiamento pilatesco con il dittatore della Bielorussia. La Lega – conclude l’ex sindaco di Milano – si conferma fuori dal perimetro dei partiti democratici europei”

“Giusto l’intervento del Parlamento Europeo che oggi ha chiesto le sanzioni contro il presidente Aleksandr Lukashenko, l’obiettivo e’ far cessare immediatamente le violazioni dei diritti umani e difendere i valori democratici in Bielorussia. La brutale repressione degli oppositori, a cui stiamo assistendo in queste settimane, non e’ piu’ tollerabile. A tal proposito ricordiamo l’importante ruolo svolto dalle donne bielorusse che stanno rappresentando l’emblema delle proteste in piazza contro Lukashenko. Proprio con loro stiamo provando a costruire un rapporto che miri ad intervenire a tutela dei diritti e delle liberta’ individuali”. Lo dichiara in una nota Simona Suriano, deputata del MoVimento 5 Stelle e capogruppo in commissione Esteri.

”Oggi in Parlamento Europeo abbiamo votato una risoluzione ben precisa: l’Unione Europea non riconosce l’esito delle elezioni in Bielorussia, condanna senza appello le violenze del regime di Lukashenko e la repressione sistematica di ogni movimento democratico e per questo chiede sanzioni pesantissime. La Lega di Salvini (e Ceccardi) si è rifiutata di votare la mozione. Ancora una volta i cosiddetti sovranisti italiani si piegano ai desiderata di una potenza straniera, la Russia, che vorrebbe l’Europa distrutta. E lo fa sul rispetto dei diritti umani fondamentali”. Lo scrive in un post su Facebook l’europarlamentare Nicola Danti, capodelegazione di Italia Viva a Bruxelles