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Camorra e Politica: I pentiti confermano i legami tra i Cesaro e i Polverino

Marano: In manette il colletto bianco del clan Polverino. Lo chiamano a Lavatrice perché pulisce i capitali del clan.

Continua a mietere “vittime”  l’indagine partita alcuni mesi fa sull’Area Pip di Marano che portò all’arresto di Aniello e Raffaele Cesaro, i due imprenditori del napoletano fratelli  dell’Onorevole Luigi Cesaro di Forza Italia.
In manette questa volta, Salvatore Di Nunzio, commercialista di  Villaricca ritenuto dagli inquirenti il consulente dei fratelli Cesaro.  Di fatto un colletto bianco della camorra che ha svolto per il clan un ruolo di fondamentale importanza che lo ha portato a guadagnarsi il soprannome di Tore ‘a Lavatrice.
Secondo l’accusa, il Di Nunzio avrebbe realizzato  alcune manovre economiche finalizzate al riciclaggio di capitali illeciti  per conto dei fratelli Cesaro.
A suo carico l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo gli inquirenti infatti, avrebbe realizzato alcune operazioni per favorire  i clan.

La misura cautelare a carico del Di Nunzio, nasce dai presunti legami con il gruppo maranese dei Polverino,

per il quale –si legge nell’accusa- avrebbe lavorato al controllo degli investimenti immobiliari e del riciclaggio di capitali  illeciti agendo anche quale commercialista di fiducia del clan.
Le competenze del professionista
, sottolinea il Gip, lo hanno reso trasversale rispetto a gruppi di natura imprenditoriale e camorristica.

Non è la prima volta che il nome di Di Nunzio balza agli onori della cronaca. Già negli scorsi anni, alcuni collaboratori di giustizia lo hanno indicato come commercialista al servizio dei clan.

Tore ‘a Lavatrice è un soggetto importante nella dinamica operativa dei Mallardo e dei Ferrara–dice Giuliano Pirozzi, collaboratore di giustizia-  egli è il vero e proprio regista di molte speculazioni finanziarie e commerciali effettuate sempre con i capitali dei clan.

Giovanni Piana, collaboratore di giustizia ed ex scissionista, già nel 2008 lo indicò come  il commercialista di imprenditori dediti al riciclaggio.

Conosco Di Nunzio –raccontò Piana nel 2008- perché sono stato nel suo studio insieme ad un amico. Questo doveva acquistare una fabbrica a Napoli e voleva accedere ad un mutuo pur non avendone i requisiti.