Il cardiologo si arrabbierà, dovrò ripetere il test. Non ci piace vincere facile e, soprattutto, normalizzare la pressione arteriosa. La vittoria a Genova col Genoa (2 a 3) riporta il Napoli in vetta alla classifica con qualche picco pressorio. Eppure avrei voluto dirlo, al professore: questo apparecchio “installatemelo” domani, stasera gioca il Napoli e i risultati potrebbero essere falsati.
Avevo ragione, anche se sembra il titolo di un romanzo: “I dolori del giovane Holter”. Questo marchingegno, che per ventiquattro ore si gonfia e si sgonfia intorno al braccio, ogni quindici minuti, vuole monitorare la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca, ma come si fa? Il Genoa passa in vantaggio e il braccio sembra scoppiare, come il mio sistema nervoso. Pareggia Mertens con una punizione che ancora una volta ricorda l’altro giovane, il Pibe. E anche stavolta sistolica e diastolica mandano in tilt il flusso di dati dell’Holter.
Frequenza disturbata e pressione alterata al raddoppio del fenomeno belga, con vista appannata e domanda al figliolo:
“Non è che mentre tentavo di rilassarmi ti sei messo a giocare con la play station? Ho visto uno stop e un tiro a seguire nell’arco di pochi centesimi di secondo, che hai fatto col joystick?”
La risposta è stata offensiva, per un umile cinquantaduenne che si sta appiccicando con Holter:
“Papà, stai male? Ha segnato un’altra volta Mertens”!
Il terzo gol vorrebbe rasserenare il marchingegno che, invece, se ne frega della partita e continua a gonfiarsi e sgonfiarsi: di nuovo gol di “Ciro” ma la Lega non glielo attribuisce, è autogol di Zukanovic. Purtroppo arriva il 2 a 3, dal napoletano Izzo e, poco dopo, Lapadula sfiora il pareggio. La squadra di Sarri è di nuovo in vetta alla classifica ma non oso pensare a cosa uscirà dal computer una volta collegato l’apparecchietto, domattina.
E mentre scrivo, ascolto i commenti in tv, dove tutti si affannano a trovare difetti e problemi, ma personalmente non condivido. Stanno giocando tutti, da Diawara a Zielinski, da Rog a Chiriches e Giaccherini. Hamisk in crisi e squadra stanca? Ottimo, non oso pensare a cosa accadrà quando Marek tornerà in forma e il team sarà riposato. Ne abbiamo vinte otto su nove in campionato, si gioca ogni tre giorni e bisogna ricordare che in campo c’è sempre l’avversario.
Sono invece preoccupato per la visita di controllo di domani. Ho deciso. Tenterò di buttarla sull’ironia. Mi difenderò così:
“Professò, Mertens sta pigliato collera perché se vuleva purtà ‘o pallone a casa e poi, secondo me, questo Holter è juventino. Ma non ditelo a nessuno”.
Sempre forza Napoli.