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Como, ucciso a coltellate Don Roberto, il prete degli ultimi. Ma Salvini non perde occasione per speculare

Don Roberto Malgesini è stato ucciso. Ogni mattina a Como portava da mangiare e una parola di conforto ai più bisognosi, agli ultimi. Gli stessi a cui l’assessora comunale alle politiche sociali strappava le coperte. E’ stato ucciso a coltellate da un uomo senza dimora con problemi psichici. E’ morto così come un vero “cristiano”  nell’anniversario della morte di don Peppino Puglisi.

Tanti hanno espresso dolore per la morte di questo “prete di strada”, conosciuto da tutti per il modo in cui interpretava il suo ministero, “Era un esempio per tutti noi”, ha sottolineato il governatore Attilio Fontana. Per il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, il sacerdote “mai avrebbe voluto strumentalizzazioni politiche sulla sua morte”.

Ancora una volta invece, Matteo Salvini non si lascia scappare l’occasione per strumentalizzare anche questa tragica vicenda, “È stato ringraziato a coltellate da un clandestino”.

Dura la replica dell’eurodeputato Pd Pierfrancesco Majorino “Quella della morte di don Roberto Malgesini e’ una notizia terribile. Il suo non era generalmente un impegno per “gli ultimi”. Era il costante e quotidiano lavoro sociale per sostenere le persone. Tutte, senza distinzioni. Provo orrore per chi gia’ sta speculando in queste ore, con frasi oscene e impronunciabili. Provo orrore, vergogna e rabbia”.