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Conte vs Salvini:”Il Premier sono io, decido io”

Momenti di tensione nel Governo dopo la "denuncia" del Ministro del lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio sulla presunta manipolazione del decreto fiscale. Scoppia una lite sulla convocazione del Cdm per rivedere il testo del decreto.

Il Vicepremier Di Maio, che ieri ha denunciato la presunta manipolazione del decreto fiscale, ha scatenato un caso che può essere considerato come il primo vero scontro tra le due compagini politiche che compongono il Governo.

Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, Riccardo Fraccaro, accodandosi a quanto “denunciato” dal Ministro del Lavoro ha dichiarato che “nel testo del decreto fiscale sono state inserite norme non concordate in Consiglio dei Ministri”. Poi ha avvertito:”Se qualche nostalgico del passato pensa di fermare il cambiamento si sbaglia, quelle norme spariranno. Alle Camere invierò solo un testo pulito: con noi niente scudi né condoni”.

Mentre il M5s è convinto della manipolazione, dall’altro lato la Lega non ci sta alle accuse. Salvini è intervenuto sul tema ironizzando sul j’accuse di Di Maio:

“Non ci sono regie occulte, invasioni degli alieni o scie chimiche. Questo è un Governo che non ha timidezze, problemi o complotti contro. In Consiglio dei Ministri c’erano tutti, non c’ero solo io”. “Stiamo per essere attaccati dall’Europa: se diciamo che il decreto è stato modificato la sera per la mattina da Batman o da Robin, è un problema. “La Pace fiscale non cambia”.

Di Maio continua però a sostenere che la questione sia politica e, pertanto ha bisogno di un chiarimento politico e la sede adatta è il Consiglio dei Ministri.

Sulla convocazione del Consiglio dei Ministri, Salvini però si è mostrato reticente, affermando in un primo momento di non poter essere presente e ne ha spiegato le ragioni:

“Io domani sono in Trentino. Non possiamo rifare il Consiglio dei Ministri ogni quarto d’ora. Quando prendo un impegno, quando firmo un contratto con Di Maio e con gli italiani, lo mantengo. Quando approvo un decreto lo mantengo. Non possiamo ricominciare tutto daccapo. Non si può costruire di giorno e smontare di notte”.

La risposta di Di Maio è stata tombale:

“Non ci sarà (Salvini, ndr.)? Vedremo. Se vuole possiamo risponderci a mezzo stampa per sempre, ma penso che si può rinunciare a qualche appuntamento per vederci”. 

Ma ecco che da Bruxelles, durante una conferenza stampa, è intervenuto il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha preso una ferma posizione, replicando in modo secco al Ministro degli Interni secondo il quale non è necessario un Cdm sul decreto fiscale :

“Sabato mattina ci sarà un Consiglio dei Ministri perché porterò il risultato della rilettura” del decreto e “avremo quindi la possibilità di confermare” il testo o, “nel caso, dirimere qualche dubbio politico che è sorto”.

Quando gli è stato eccepito che Salvini non ci sarà, Conte ha tenuto ad affermare la sua autorità:

“Il Consiglio dei Ministri si svolgerà perché a convocarlo sono io. Non so se Salvini farà in tempo a rientrare. Ma il Cdm ci sarà. Il Presidente del Consiglio sono io”.

Salvini, dal canto suo, ha replicato:

“Il Consiglio dei Ministri convocato per sabato? Io sabato ho l’appuntamento con la Coldiretti e soprattutto con i miei figli. Il Paese è importante ma sono importanti anche i figli”.

Il Ministro degli Interni in serata ha però abbassato i toni sostenendo che “le polemiche aiutano solo gli avversari del governo, i burocrati europei e gli speculatori. Basta litigi, lavoriamo e risolviamo gli eventuali problemi parlando, non litigando”.

Intanto fonti della Lega fanno sapere che senza Salvini non ci sarà alcun leghista al Cdm:

“La Lega è compatta sulla linea del suo segretario: se Matteo Salvini, come ha detto, non parteciperà sabato al Consiglio dei ministri annunciato dal Premier, nessuno dei leghisti sarà alla riunione”.