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Crispano-L’omicidio Sciarra fu deciso dagli adepti dell’ex boss Cennamo

Crispano, l’omicidio di Remigio Sciarra, fu deciso dagli adepti dell’ex boss Cennamo.

Sono passati poco più di due mesi dal giorno in cui Remigio Sciarra, 52 anni di Cardito, fu assassinato al confine tra Afragola e Cardito(QUI LA NOTIZIA).
Per l’estrema precisione con la quale i killer agirono, l’agguato del 3 giugno fu definito chirurgico, sia dagli inquirenti che dalla stampa locale.
Sciarra fu assassinato mentre percorreva la Strada Statale Sannitica, a bordo della sua Volkswagen Polo. Con lui c’erano la moglie, il figlio e un amichetto del figlio.
I sicari della camorra esplosero due colpi. Il primo colpì Sciarra alla testa, il secondo colpì la moglie ad una mano. Dal giorno dell’omicidio Sciarra, I Carabinieri di Casoria e il Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, lavorano alla ricostruzione dello scenario in cui maturò il delitto. Stando alle risultanze investigative, il delitto sarebbe maturato tra i gangli della mala di Crispano. Dopo la morte dello storico boss, Antonio Cennamo detto”o’ malommo” infatti, pare che l’organizzazione criminale crispanese –storico satellite del clan Moccia di Afragola– si stai riorganizzando. Sia i mandanti che gli esecutori dell’omicidio Sciarra, ma  anche quelli dell’omicidio Vitale -avvenuto a Crispano lo scorso  17 marzo(QUI LA NOTIZIA)- sarebbero da ricercare negli ambienti della mala crispanese  dove pare che tra gli adepti di Tanuccio ‘o Malommo, sia in atto una vera e propria corsa al trono.